Ranieri urla: «La Roma ci crede»

20/03/2010 alle 11:17.

CORSPORT (P. TORRI) - Tentato da Mourinho. Che, riferito, a un signore come Claudio Ranieri, visti cer­ti precedenti, potrebbe pure essere male in­terpretato. Però tentato da Mourinho in que­sto caso, vigilia della sfida contro l’Udinese, l’ultima squadra capace di battere la Roma in campionato, cinque giocatori in tribuna che si chiamano Totti, De Rossi, Pizarro, Mexes e Taddei, vuole dire un’idea di Roma che, pur rispettando gli equilibri «perché sono fonda­mentali» , c’è la tentazione di fare come Spe­cial One a Stamford Bridge

«La formazione ce l’ho già in testa» ha detto il tecnico nella consueta conferenza stampa della vigilia, ma nes­suna anticipazione perché an­che se con scelte ristrette al­l’osso, le opzioni che riman­gono sono parecchie, dal mo­dulo (almeno tre) agli uomini. Qualsiasi sarà la scelta, Ra­nieri punta al rilancio della sua Roma. Sarebbe il modo ideale per cominciare quella che ha definito la settimana della verità. «Giochiamo que­ste tre partite, Udinese, Bari e poi Inter, a quel punto sarà finito il curvone e vedremo come affrontare la volata finale» , ha puntua­lizzato. Garantendo che «faremo il possibile e l’impossibile» . Assicurando «che saremo lupi famelici».

Rispendendo al mittente le in­sinuazioni, se non si vuole parlare di accuse, di chi ha detto che Ranieri fosse sollevato da una Roma non più coinvolta nella lotta per il vertice: «Chi mi conosce, sa chi sono. La mia carriera parla in modo chiaro. Chi dice cer­te cose, di me non ha capito nulla. Ed è gra­ve dopo sei mesi che lavoro qui. Non dimen­tichiamoci dove ho preso la squadra, erava­mo in terapia intensiva, e cosa abbiamo fat­to dopo. Ci sta che stiamo tirando un po’ il fia­to. Non ho nascosto che in questo momento c’è qualche difficoltà, non riusciamo a chiu­dere le partite come prima. Posso assicura­re che non c’è nessuna paura di vincere. Io guardo avanti, penso positivo. Non gettiamo la spugna, vogliamo riprendere chi ci sta da­vanti. Nel rettilineo finale con il recupero di e quello di Toni che sta procedendo al­la grande, cercheremo di regalare qualcosa di bello al nostro pubblico. I tifosi devono sa­pere che il presidente, la squadra, l’allenato­re vogliono fare il massimo. Sempre» .

 

Già, i tifosi. Sorprende sapere che per que­sta sfida con l’Udinese l’entusiasmo riscon­trato in occasione della gara contro il Milan, si sia volatilizzato o quasi. Probabilmente il pareggio di Livorno ha ridimensionato il sogno, ma Ranieri, oggi, spe­ra di poter ridimensionare le assenze con la forza dei tifosi giallorossi: «Un allenatore i problemi li ha quando deve fare i conti con le assenze, non quando c’è l’abbondanza. Contro l’Udinese, squadra in crescita e in salute, avremo l’occasione per dimostrare che la Roma è un blocco uni­co. I tifosi devono stare con noi e darci una grande mano. Mi dispiace sapere che la pre­vendita è stata fiacca. Credo che la partita contro il Livor­no abbia tolto l’illusione ai nostri tifosi. Di questo chiediamo scusa. Ora vogliamo cer­care di riempire di nuovo il nostro stadio. Continuo a pensare che l’Inter lo scudetto possa solo perderlo: i nerazzurri in campio­nato si allenano per la , compli­menti a loro per l’impresa di Londra. Il Milan è subito dietro, noi siamo ancora lì, vogliamo continuare a stare al banchetto. Ci provere­mo, ma senza illudere la nostra gente, peral­tro i nostri tifosi sono realisti. Noi però dob­biamo tornare a essere compatti, una cosa sola, come qualche settimana fa» . L’Udine­se gli darà la risposta.