IL ROMANISTA - Se anche i riflettori dellOlimpico si spegnessero improvvisamente, basterebbe rivolgersi a loro per tornare a vedere perfettamente. Perché quando la palla ce lhanno tra i piedi Vucinic e Ronaldinho si accende la luce e il calcio torna ad essere divertimento puro. Quella tra Mirko e Dinho e una delle tante affascinanti sfide dalla partita di stasera. Il Pallone dOro contro il genio di Niksic. Qualche anno fa il confronto sarebbe stato impari. Oggi però è diverso. Il brasiliano è sempre un grande giocatore, sta pure attraversando un buon momento di forma, ma ha ridotto di molto il suo raggio dazione rispetto ai tempi del Barcellona. Vucinic, invece, è una furia scatenata.
Corre, inventa, contrasta e, soprattutto, segna. Senza Totti e Toni si è preso la Roma sulle spalle e lha tenuta lassù, nella parte più prestigiosa della classifica. Forte e grintoso come raramente lo avevamo visto a Roma. Oggi, potrebbe avere nuovamente accanto un centravanti vero. Con Toni lì davanti a prendere botte e a fare di sponda, Mirko potrà tornare a fare quello che gli riesce meglio, a far uscire dalla sua lampada magica giocate che solo lui sa inventare. Proprio nel giorno in cui avrà di fronte Ronaldinho. Per far vedere al mondo chi è il più forte.




