IL ROMANISTA - Meno quattro, e la speranza si riaccende. Dopo la delusione di Livorno, che sembrava aver spento definitivamente la voglia di scudetto della Roma, la vittoria con lUdinese. Che per come è arrivata, con quattro squalificati eccellenti oltre allassenza di Totti (meglio non dimenticare mai che la Roma ha avuto il suo capitano in meno della metà delle gare ufficiali in
Hanno entusiasmato certamente i tre gol di Vucinic, giunto al suo tredicesimo gol stagionale e sempre più uomo squadra e simbolo della squadra di Ranieri, così come le giocate di Menez, che finalmente ha fatto vedere un po del suo straordinario talento. Ha entusiasmato anche Luca Toni che sotto gli occhi di Peruzzi, venuto a vederlo per conto di Marcello Lippi, ha preso a sportellate tutta la difesa dellUdinese ed ha segnato il suo quarto gol con la maglia della Roma (il terzo allOlimpico). Il gesto dellorecchio, per lui e per noi, sta tornando una piacevole abitudine.
Non hanno entusiasmato alcune amnesie difensive, con quelli di ieri siamo arrivati a 13 gol subiti nelle ultime sette partite. Si è entusiasmato, soprattutto al gol di Cavani, chi ha seguito non solo la partita della Roma ma anche quella dellInter a Palermo. Lo scudetto si gioca su più campi, meglio farsene una ragione perché ora sarà così tutte le domeniche. Già oggi bisognerà guardare quello che succederà al Meazza, magari con la speranza che il Napoli tolga qualcosa anche il Milan. Si è entusiasmato, infine, Claudio Ranieri, che voleva e doveva prendersi più di una rivincita dopo le critiche (forse esagerate) delle ultime settimane. Daltronde se la Roma è lì a giocarsi lo scudetto, il merito è (soprattutto) il suo.