IL ROMANISTA (G. RICCI) - Quale sarà la reazione del Milan dopo luscita di scena dalla Champions League, in seguito alla pesante sconfitta col Manchester United mercoledì allOld Trafford? I rossoneri reagiranno con lorgoglio della belva ferita o accuseranno psicologicamente il colpo in campionato? Tutti interrogativi legittimi a 24 ore dalla sfida che gli uomini di Leonardo sosterranno a S. Siro con il Chievo.
La sconfitta dellInter a Catania potrebbe riuscire a riaprire il campionato, grande occasione per chi insegue - come Dinho e soci e anche la Roma - di provare a rosicchiare qualche punto alla prima della classe. Intanto, mazzata spaventosa sul morale di una squadra in evidente difficoltà, Alessandro Nesta è costretto a fermarsi.
E chissà per quanto tempo. Ieri a Roma, a Villa Stuart, il prof. Pier Paolo Mariani gli ha diagnosticato la rottura del tendine popliteo del ginocchio destro.
A questo punto, si chiude definitivamente il tormentone "Mondiale sì, mondiale no", del quale il difensore è stato involontario protagonista sino a pochi giorni fa. Pur essendo stato chiaro in tal senso, ribadendo più volte il suo convinto no al ritorno in Nazionale. «Adesso - ha detto ieri Nesta - valuteremo cosa fare. Devo decidere se operarmi o meno. Ora come ora non saprei, anche se dovessi ricorrere allintervento chirurgico potrei provare a rientrare per la fine della stagione». Quasi un miracolo, però. Anche senza loperazione, i tempi per rivedere
lo sfortunato calciatore di nuovo in campo si aggirerebbero intorno al mese e mezzo. E tentare di affrettare sarebbe un rischio.
Nesta a parte, linfermeria milanista è piena zeppa come un vagone della metro allora di punta. In vista del confronto col Chievo, devono essere valutate le condizioni di Pato, Antonini e Bonera, tutti e tre in non perfette condizioni. I rossoneri e la Roma di Ranieri, grazie allo scivolone della prima della classe al "Massimino" possono riaprire clamorosamente il discorso scudetto. In ogni caso, almeno per quanto riguarda Beckham e compagni, il loro attuale morale è tuttaltro che alle stelle dopo la conclusione dellavventura europea. Basterà questa nuova chance a rilanciare una squadra ferita nel fisico e mentalmente sullorlo di una crisi di nervi?