
CORSPORT (P. TORRI) - Totti cè. Vucinic pure. E limpressione, forte e chiara, è che domani sera, contro lUdinese, primo tempo di una sfida che mette in palio la finale di coppa Italia (per la Roma sarebbe la sedicesima della sua storia) e la possibilità di essere il primo club ad andare in doppia cifra nelle coppe vinte, sia il capitano che il montenegrino possano andare in campo nella formazione iniziale. Del resto, in tempi recentissimi, Claudio Ranieri ha fatto capire, prima con le parole poi con i fatti, che per lui non esistono partite figlie di un Dio minore, in campo tende a mandare sempre la formazione migliore, pur nella consapevolezza che un po di turnover è necessario per poter avere a disposizione sempre una squadra con una buona condizione atletica. Ieri, peraltro, per non perdere labitudine, il tecnico durante ..
Totti anche ieri ha lavorato con il gruppo, ribadendo un graduale miglioramento che, a questo punto, ha bisogno solo della prova del campo per far tornare il capitano romanista al top della condizione. La tendinite sembra essere stata superata, anche se il ginocchio (destro) del numero dieci giallorosso dovrà essere monitorato sempre con grande attenzione per cercare di prevenire nuovi stop. Di sicuro cè il fatto che Totti (che da ieri è entrato nel direttivo dellOnlus Ospedale Bambino Gesù) ha già parlato con Ranieri, mettendosi a disposizione, pronto per giocare, come peraltro preferirebbe anche in funzione della trasferta di Firenze dove sarebbe meglio arrivare dopo aver rotto il ghiaccio. Il capitano, oltretutto, come ha dichiarato lo stesso Ranieri, aveva fatto la stessa richiesta anche prima del Siena, ma il tecnico ha preferito non rischiare nulla con il giocatore che considera fondamentale per le ambizioni della sua Roma.
Al fianco di Totti, contro lUdinese, ci sarà molto probabilmente anche Mirko Vucinic, in una squadra che dovrebbe essere riproposta, almeno inizialmente, con il vecchio modulo, il mai dimenticato quattrodue- tre-uno. Il montenegrino andrà a occupare la zona del trequartista sinistra, cioè quella dove ha dimostrato di poter essere più decisivo, non tanto in fase realizzativa, quanto in quella di uomo dellultimo passaggio, oltre che giocatore in grado di creare la superiorità numerica superando il suo avversario diretto. Con limpiego di due attaccanti, cresce un centrocampista tra i cinque che Ranieri ha mandato in campo allinizio contro il Siena.
Due i maggiori indiziati per un turno di riposo: Pizarro e Perrotta. Il cileno perché ieri, complice il ciclico fastidio al ginocchio, ha svolto lavoro differenziato, il centrocampista calabrese perché è quello che ha giocato più di qualunque altro da quando è arrivato Ranieri e, recentemente, ha avuto qualche fastidio alla schiena. Per rendimento come trequartista centrale, Perrotta è quello che decisamente si fa preferire con Brighi che potrebbe prendere il posto di mediano al posto di Pizarro, giocatore peraltro che il tecnico ha fatto chiaramente capire di non voler mai tenere fuori.
Qualche novità anche in difesa dove sicuro di giocare è Burdisso che a Firenze sarà squalificato. Al fianco dellargentino dovremmo rivedere Mexes perché a Juan un turno di riposo ogni tanto può solo fare bene. Riise non ha alternative sulla sinistra, mentre a destra ci sarà il solito ballottaggio tra Motta e Cassetti, senza però dimenticare Cicinho che prima o dopo Ranieri è intenzionato a rilanciare.