Totti e Vucinic con l’Udinese

03/02/2010 alle 09:44.

CORSPORT (P. TORRI) - Totti c’è. Vucinic pure. E l’impressione, for­te e chiara, è che domani sera, contro l’Udinese, pri­mo tempo di una sfida che mette in palio la finale di coppa Italia (per la Roma sarebbe la sedicesima del­la sua storia) e la possibilità di essere il primo club ad andare in doppia cifra nelle coppe vinte, sia il ca­pitano che il montenegrino possano andare in campo nella formazione ini­ziale. Del resto, in tempi recentissi­mi, Claudio Ranieri ha fatto capire, prima con le parole poi con i fatti, che per lui non esistono partite figlie di un Dio minore, in campo tende a manda­re sempre la formazione migliore, pur nella consapevolezza che un po’ di turnover è necessario per poter ave­re a disposizione sempre una squadra con una buona condizione atletica. Ie­ri, peraltro, per non perdere l’abitudi­ne, il tecnico durante ..



anche ieri ha lavorato con il gruppo, ribadendo un graduale mi­glioramento che, a questo punto, ha bisogno solo del­la prova del campo per far tornare il capitano roma­nista al top della condizione. La tendinite sembra es­sere stata superata, anche se il ginocchio () del numero dieci giallorosso dovrà essere monitorato sempre con grande attenzione per cercare di preve­nire nuovi stop. Di sicuro c’è il fatto che (che da ieri è entrato nel direttivo dell’Onlus Ospedale Bam­bino Gesù) ha già parlato con Ranieri, mettendosi a disposizione, pronto per giocare, come peraltro pre­ferirebbe anche in funzione della trasferta di Firen­ze dove sarebbe meglio arrivare dopo aver rotto il ghiaccio. Il capitano, oltretutto, come ha dichiarato lo stesso Ranieri, aveva fatto la stessa richiesta anche prima del Siena, ma il tecnico ha preferito non ri­schiare nulla con il giocatore che considera fonda­mentale per le ambizioni della sua Roma.



Al fianco di , contro l’Udinese,
ci sarà molto probabilmente anche Mirko Vucinic, in una squadra che dovrebbe essere riproposta, almeno inizialmen­te, con il vecchio modulo, il mai dimenticato quattro­due- tre-uno. Il montenegrino andrà a occupare la zo­na del trequartista sinistra, cioè quella dove ha dimo­strato di poter essere più decisivo, non tanto in fase realizzativa, quanto in quella di uomo dell’ultimo pas­saggio, oltre che giocatore in grado di creare la superiorità numerica supe­rando il suo avversario diretto. Con l’impiego di due attaccanti, cresce un centrocampista tra i cinque che Ra­nieri ha mandato in campo all’inizio contro il Siena.



Due i maggiori indi­ziati per un turno di riposo: Pizarro e Perrotta. Il cileno perché ieri, com­plice il ciclico fastidio al ginocchio, ha svolto lavoro differenziato, il centro­campista calabrese perché è quello che ha giocato più di qualunque altro da quando è arrivato Ranieri e, recen­temente, ha avuto qualche fastidio al­la schiena. Per rendimento come tre­quartista centrale, Perrotta è quello che decisamente si fa preferire con Brighi che potrebbe prendere il posto di mediano al posto di Pizarro, giocatore peraltro che il tecnico ha fatto chiaramente capire di non voler mai tenere fuori.



Qualche novità anche in difesa dove sicuro di gio­care è Burdisso che a Firenze sarà squalificato. Al fianco dell’argentino dovremmo rivedere Mexes per­ché a Juan un turno di riposo ogni tanto può solo fa­re bene. Riise non ha alternative sulla sinistra, men­tre a destra ci sarà il solito ballottaggio tra Motta e Cassetti, senza però dimenticare Cicinho che prima o dopo Ranieri è intenzionato a rilanciare.