LEGGO (F. BALZANI) - Fra mille assenze, in zona Ranieri e con un colpo di tacco di Okaka, uno che domenica prossima giocherà al Craven Cottage. Arriva così il secondo posto e il 17° risultato utile consecutivo per la Roma che, contro il Siena, ha dovuto fare i conti con un Curci dal dente avvelenato. Con Totti e Vucinic a riposo precauzionale, Toni in lungodegenza e Menez escluso per ambigui motivi fisici (prima il dolore al quadricipite poi al ginocchio) ci ha pensato Okaka a tenere i giallorossi col piede sullacceleratore in quel curvone pieno di insidie disegnato da Ranieri appena un mese fa. Un bel souvenir lasciato a poche ore dal volo dellattaccante umbro per Londra, destinazione Fulham.
La partita si apre con un primo quarto dora di fuoco per la porta di Curci, romanista a metà, che risponde con un doppio miracolo prima a Motta poi sulla ribattuta a due passi di Juan. Due minuti dopo è Riise a far venire i brividi a Malesani con un sinistro al volo che sfiora lincrocio dei pali. Ma il norvegese quando vede bianconero si esalta (suo il gol allandata senza dimenticare quello di 8 giorni fa contro la Juve) e al 28 ci riprova su assist di testa di Perrotta e stavolta fa centro esaltando uno stadio di cui ormai è idolo assoluto. Al 41, però, a complicare il cammino giallorosso arriva un fulmine a ciel sereno: Vergassola sfrutta la respinta di Julio Sergio sulla botta da fuori di Jajalo e pareggia i conti.
La ripresa si apre ancora nel segno di Curci che risponde alla grande prima sulla conclusione ravvicinata di Burdisso poi sul destro a giro di Taddei. Il portiere del Siena si ripete pochi minuti dopo ancora su colpo di testa di Burdisso. All80 arriva il primo tiro in porta di Baptista deviato in angolo da Rosi, mentre 5 minuti dopo è Reginaldo a mettere i brividi allOlimpico con un diagonale a mezza altezza che impegna Julio Sergio. Il pareggio sembra scritto, ma come avviene spesso di questi tempi bisogna aspettare lultimo minuto prima di mettere la parola fine sulla gara. All88, infatti, Pit prende palla sulla sinistra e mette dentro un rasoterra, Okaka pensa e fa la cosa più difficile: spalle alla porta e tacco vellutato che inganna la retroguardia bianconera. Stefano si toglie la maglia e corre verso la curva Sud. E il suo secondo gol in serie A (sempre al Siena), lultimo per il prossimo anno e mezzo con la maglia della Roma. Una partenza che mai come ora, visto il gol e lassenza di attaccanti, si rivela dolorosa e misteriosa.