Toccata e Fulham

01/02/2010 alle 08:16.

LEGGO (F. BALZANI) - Fra mille assenze, in “zona Ranieri” e con un colpo di tacco di Okaka, uno che domenica prossima giocherà al Craven Cottage. Arriva così il secondo posto e il 17° risultato utile consecutivo per la Roma che, contro il Siena, ha dovuto fare i conti con un Curci dal dente avvelenato. Con Totti e Vucinic a riposo precauzionale, Toni in lungodegenza e Menez escluso per ambigui motivi fisici (prima il dolore al quadricipite poi al ginocchio) ci ha pensato Okaka a tenere i giallorossi col piede sull’acceleratore in quel curvone pieno di insidie disegnato da Ranieri appena un mese fa. Un bel souvenir lasciato a poche ore dal volo dell’attaccante umbro per Londra, destinazione Fulham.

 

La partita si apre con un primo quarto d’ora di fuoco per la porta di Curci, romanista a metà, che risponde con un doppio miracolo prima a Motta poi sulla ribattuta a due passi di Juan. Due minuti dopo è Riise a far venire i brividi a Malesani con un sinistro al volo che sfiora l’incrocio dei pali. Ma il norvegese quando vede bianconero si esalta (suo il gol all’andata senza dimenticare quello di 8 giorni fa contro la ) e al 28’ ci riprova su assist di testa di Perrotta e stavolta fa centro esaltando uno stadio di cui ormai è idolo assoluto. Al 41’, però, a complicare il cammino giallorosso arriva un fulmine a ciel sereno: Vergassola sfrutta la respinta di Julio Sergio sulla botta da fuori di Jajalo e pareggia i conti.

 

La ripresa si apre ancora nel segno di Curci che risponde alla grande prima sulla conclusione ravvicinata di Burdisso poi sul a giro di Taddei. Il del Siena si ripete pochi minuti dopo ancora su colpo di testa di Burdisso. All’80’ arriva il primo tiro in porta di Baptista deviato in angolo da Rosi, mentre 5 minuti dopo è Reginaldo a mettere i brividi all’Olimpico con un diagonale a mezza altezza che impegna Julio Sergio. Il pareggio sembra scritto, ma come avviene spesso di questi tempi bisogna aspettare l’ultimo minuto prima di mettere la parola fine sulla gara. All’88’, infatti, Pit prende palla sulla sinistra e mette dentro un rasoterra, Okaka pensa e fa la cosa più difficile: spalle alla porta e tacco vellutato che inganna la retroguardia bianconera. Stefano si toglie la maglia e corre verso la . E’ il suo secondo gol in serie A (sempre al Siena), l’ultimo per il prossimo anno e mezzo con la maglia della Roma. Una partenza che mai come ora, visto il gol e l’assenza di attaccanti, si rivela dolorosa e misteriosa.