Roma in orbita: nuovo contratto per Ranieri. Lazio in crisi totale: abbandona Ballardini

09/02/2010 alle 10:23.

LIBERO (G. DE CHIARA) - Se anche il disturbatore delle dirette televisive, Gabriele Paolini, si getta nell’acqua gelida di Fontana di Trevi spogliandosi e gridando: «Lotito vattene, forza Lazio», vuol dire che il presidente biancoceleste se la passa proprio male. Un episodio divertente che può fare luce sul momento in cui si trova ora la squadra di mister Ballardini, di fatto ormai esonerato. Dopo il ko in casa contro il Catania e il terz’ultimo posto in classifica (virtualmente in serie B), per i tifosi laziali la situazione è drammatica. Già oggi potrebbe arrivare, al capezzale della squadra, un nuovo allenatore: quell’Edy Reja che tanto ha fatto bene a Napoli e che sta facendo ancora meglio con l’Haiduk Spalato. ..

Lo stato d’animo dei sostenitori laziali peggiora, ancora di più, a guardare in casa degli “odiati” cugini romanisti. Loro sì che sono allegri: secondo posto in solitario (il Milan deve però recuperare un partita) in campionato. Ennesima vittoria in trasferta a discapito della (diretta concorrente per la qualificazione in ), diciannovesimo risultato utile consecutivo, raggiunto da Ranieri e dai suoi giocatori. Qualcuno, tra le radio e i blog dei tifosi in rete, incomincia anche a guardare l’Inter prima in classifica a otto punti. Restare con i piedi per terra nella capitale, quando si parla di calcio, è sempre molto difficile: sia quando si va a gonfie vele (come la Roma) sia che non si riesca più a vincere (come nel caso della Lazio).

Eppure a guardare indietro, all’inizio della stagione calcistica 2009-2010, le previsioni e le situazioni erano totalmente diverse sia in casa giallorossa che in quella biancoceleste. L’inizio del campionato della Roma non era stato certo esaltante. Tra voci di vendita della famiglia Sensi e boatos di uno spogliatoio spaccato, con e ai ferri corti con l’allenatore Spalletti, sembrava che il campionato non promettesse nulla di buono. Così, alla seconda giornata dopo la sconfitta casalinga con la , le dimissioni di Spalletti confermavano la sensazione di una squadra e di una dirigenza allo sbando. La scelta di Ranieri, come suo sostituto, non era stata certo bene accolta sia dai tifosi che dagli addetti ai lavori. Licenziato dalla , liquidato come eterno perdente e considerato anche un po’ “bollito”, non convinceva nessuno. Ranieri, invece, che ha Roma nel cuore (è nato nel popolare quartiere di Testaccio) ha stupito tutti. Con gli stessi uomini a disposizione del precedente allenatore ha guidato una squadra, che sembrava avesse chiuso un ciclo e l'ha portata alle spalle dell'Inter. Senza aver avuto nessun aiuto da parte della società con pochi acquisti nel mercato di riparazione e qualche cessione, da Guberti  a Okaka fino a Cicinho, che oggi tornerà in prestito al San Paolo fino al 20 agosto.

In casa Lazio, invece, si era partiti con grandi speranze. L'addio a Rossi e l'arrivo di Ballardini aveva galvanizzato l'ambiente. La vittoria in Supercoppa, ad agosto contro l'Inter, ha eccitato gli animi e fatto dimenticare che l'ostracismo nei confronti di Pandev e Ledesma (ora disponibile a trattare e rientrare nei ranghi) poteva continuare: uno sbaglio clamoroso, la squadra senza di loro e senza sostituti all'altezza si è indebolita. Le prime sconfitte, la discesa in classifica, Ballardini che agli occhi dei tifosi è diventato "il cameriere", hanno esasperato gli animi, culminati con la contestazione di domenica scorsa e con un possibile black out totale del tifo, nella prossima sfida interna contro la il 28 febbraio.