GASPORT - Ancora un assist, un tocco di testa sottoporta giusto per la stoccata di Kuyt, e sabato Alberto Aquilani ha messo il Liverpool sulla rotta del 2-0 al Bolton. Dieci giorni prima, ancora al servizio dellolandese, aveva varato la demolizione del Tottenham. Aquilani vede la fine del tunnel. Ma deve ancora lottare per convincere gli scettici di Anfield. «Rafa sè comprato la Ferrari, ma il Liverpool aveva bisogno di un SUV», insistono i più acidi commentatori locali...
Il fatto è che la «Ferrari» non ha trovato l’autostrada che gli era stata promessa, quando ha firmato per il Liverpool vicecampione di Premier 2008-09. Non solo ha dovuto superare i postumi dell’operazione alla caviglia, rivelatisi più avversi del previsto, e stringere i denti per oltre tre mesi per arrivare a una forma accettabile: il Liverpool si è rivelato più simile a una strada di montagna. Un Liverpool in piena crisi, lo scenario meno adatto per riprendersi. Dal debutto del 28 ottobre (Arsenal-Liverpool 2-1), Aquilani ha collezionato 13 presenze: titolare solo 6 volte, ha giocato in media 43’ a partita. Ma i segni del riscatto ci sono, e si accompagnano a quelli di un Liverpool che pareva già finito a gennaio.
