
IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - "Da quando è arrivato Ranieri abbiamo a crederci fino allultimo secondo». Vero, Mirko, il tuo gol ne è la prova. Anche se la cosa più bella Mirko Vucinic la fa quando deve uscire e va astringere la mano allarbitro, corricchiando piano piano. In quel momento Mirko è tutti i tifosi della Roma, è lattaccante decisivo, è Batistuta (da loro) con la maglia numero 9, è il magazziniere che attacca allalba ma non rinuncia ad andare a vedere la Roma pure se è in notturna, è il giornalista insultato in tribuna stampa, è uno (un tiro, un gol) e trino. È tutto e tutti, il montenegrino..
Sorride, Vucinic. Ha fatto una partita sontuosa, arricchita da un gol che fa di lui un Delvecchio con tanta classe in più (a proposito, Supermarco ha esultato davanti allo schermo). Pochi secondi prima aveva difeso e lattimo dopo era dallaltra parte, a ridosso dellarea avversaria, pronto a colpire col suo destro micidiale. Angolo, rimpallo, stop e tiro: Frey battuto, Mirko freddissimo e gol. Perché lui è così: si esalta nelle grandi notti, che ama colorare di giallorosso. Chelsea, Madrid, derby, Vucinic è re per non una, ma tante notti.
Quello di ieri sera, proprio sotto al settore ospiti, è il quarto gol in campionato: aveva segnato al Bologna (gol da tre punti), allInter a San Siro (un punto) e a Bergamo, con lAtalanta (tre punti, considerando anche lassist a Perrotta). In tutto dieci punti, alla faccia di chi dice che non è mai decisivo. Ranieri lo adora, tanto da non toglierlo praticamente mai, i compagni stravedono per lui, i tifosi a volte lo criticano ma sono sempre pronto ad incoraggiarlo e a tributargli calorose ovazioni, come quella di ieri sera. Anzi, come quelle di ieri sera, visto che quando era mezzanotte ancora si inneggiava alla Roma e al suo bello di notte, Mirko Vucinic, quello che «non me ne vado da Roma finché non mi cacciano». Luomo che ha fatto impazzire di gioia i tifosi della Roma. Insieme a
Maxi Lopez, ma questa è unaltra storia.