«Nessun sogno, è tutto vero»

08/02/2010 alle 09:11.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «Nessun sogno, siamo sveglissimi. Non facciamo la corsa sull’Inter, ma su noi stessi. La squadra di Mourinho è di un altro pianeta, è troppo forte, bisogna essere chiari e sinceri. Pensiamo a goderci questo momento esaltante. Vogliamo arrivare tra le prime tre, e sarebbe un risultato stupefacente, e in finale di Coppa Italia». Claudio Ranieri, raggiante per il diciannovesimo risultato utile di fila, indica gli obiettivi, evitando di mettere nel mirino lo scudetto: «Queste cose sono colore, va bene, ma io vorrei battere proprio il record di Mourinho»...

 

Si riferisce alla striscia infinita del portoghese che non perde in casa da quando allenava il Porto. «Certi numeri fanno piacere ma lasciano il tempo che trovano». «E’ un successo voluto e sudato. Eravamo tignosi, come vuole la gente. E’ stato bellissimo vedere la festa dei nostri tifosi alla fine. Ho visto la Roma compatta e quadrata, non stanca. Anzi, quando ho inserito Menez ho inviato un messaggio alla squadra. Sapevo che avevamo ancora birra in corpo e che quindi i ragazzi dovevano uscire dal guscio per andare a vincere la partita» spiega l’allenatore giallorosso.

Che elogia la : «Abbiamo sofferto tantissimo, è la squadra che ci ha più tirato in porta. Complimenti alla difesa, Julio Sergio insuperabile. Loro ci hanno messo in difficoltà grazie a due calciatori in serata di grazia: Montolivo e Jovetic. Ho scelto di far giocare gli avversari sulle fasce proprio per limitare questi due giocatori. Il primo ho provato a schermarlo con Perrotta, l’altro è stato bravissimo a fare la punta o a spostarsi tra le linee».

Spiega la sostituzione di tra i due tempi. «Scelta tecnica. E faccio gli scongiuri: nessun problema muscolare. Aveva giocato tutta la gara con l’Udinese. Lui sta recuperando. Lo sto facendo praticamente allenare in campo. Non voglio caricarlo più di tanto. Adesso non me lo posso permettere. Lo preservo. Lui giocherebbe sempre e non dice mai se ha problemi. Anche se sta per morire mi dice che sta bene. E questo è pericoloso».

Elogia Baptista e Menez: «Julio è stato veramente importante per noi, ci ha dato quella forza e quella potenza per ripartire. Ha lottato come un leone. Come piace a me. Mi aveva chiesto di poter stare sull’esterno, gli ho detto di mettersi d’accordo con Vucinic che invece attacca di più gli spazi. Jeremy in dieci minuti ha fatto un bel lavoro».

Prandelli non si arrende: «Se continueremo a giocare così ne vinceremo tante. Il calcio è spietato, abbiamo fatto una grande prova ora dobbiamo ricominciare a prender punt