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IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - Qualche sorpresa rispetto alle previsioni della vigilia nella formazione giallorossa. Soprattutto in difesa dove Ranieri preferisce largentino Burdisso a Mexes, che sembrava sicuro del posto dopo la buona prova giovedì sera contro il Catania. A destra confermato Motta al posto di Cassetti, che ha avuto qualche problema fisico in settimana. Come a Siena poi il tecnico imbottisce la squadra di centrocampisti di quantità, lasciando in avanti il solo Baptista.
De Rossi e Pizarro formano il solito scudo davanti alla difesa, Taddei e Perrotta sono gli esterni mentre Brighi agisce alle spalle della Bestia. Modulo ad albero di Natale per il Siena, con Jajalo e Reginaldo alle spalle di Maccarone, che molto spesso diventa un più prudente 4-5-1. Spazio anche agli ex Curci e Rosi. Nel primo tempo Perrotta a sinistra non riesce ad esprimersi al meglio: non trova quasi mai la profondità, e spesso va a stringere al centro, pestando i piedi a Brighi. Funziona meglio, sulla destra, lasse Motta-Taddei. Baptista, invece, sembra un corpo estraneo.
Difficile, comunque, per i giallorossi trovare spazi visto che il Siena quando non ha il possesso della palla gioca con 10 uomini (ad eccezione di Maccarone) sotto la linea della palla. Allinizio del secondo tempo esce uno spento Perrotta ed entra Cerci, che si piazza a destra mentre Taddei finisce sulla fascia opposta. Esce Brighi ed entra Okaka, che diventa la prima punta: alle sue spalle ora agisce Baptista. Si fa male Taddei, entra Pit che si piazza alto a sinistra. E proprio il romeno si segnala per la sua vivacità: tanti gli errori, non ha il piede morbido, ma parte da lui il cross per il gol del 2-1 di Okaka. E per lui è una bella soddisfazione.