E POLIS - La lunga marcia giallorossa. L'ultima volta che la Roma aveva visto l'Inter da così vicino fu proprio un girone fa. De Rossi pareggiò al 92' a Catania, Pazzini stese i nerazzurri: Samp capolista con 15 punti, Juventus 14, Inter 13 e Roma in mezzo al guado con 8. Diciannove giornate dopo, la situazione è la stessa. Juve e Samp non sono più così in alto, ma il divario tra Mourinho e Ranieri è tornato ad essere di 5 punti.
La cosa più sensazionale, però, è l'itinerario seguito dalla Roma per tornare a questo ipotetico punto di partenza. -8, -11, -14 dalla nona alla quattordicesima giornata, - 11, -13, -11, -9, -7, -5. La vittoria col Catania vuol dire la settima consecutiva, un inizio di girone di ritorno finora immacolato e perfetto (tutte vittorie) e una piccola, timida e nascosta, speranziella. I numeri passati dicono che «si può fare»: la Roma di Spalletti, alla venticinquesima giornata del campionato 2007/2008, era a -9 dall'Inter di Mancini. Finì con l'arrivo i volata all'ultima curva risolto da Ibrahimovic e con i giallorossi che riuscirono persino ad assaporare il tricolore per 68 minuti.
I numeri presenti dicono invece che è già stato praticamente fatto: da quando c'è Ranieri, terza giornata, la Roma ha avuto un passo quasi identico a quello dell'Inter schiacciasassi. 51 punti, 15 vittorie, 6 pareggi e 2 sconfitte per Mourinho; 50 punti, 15 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte per Ranieri: la differenza è di un misero punticino. Roma e Inter sono state quasi uguali nelle ultime ventitré giornate di campionato, non nelle prime due: 4 punti per i nerazzurri e 0 per i giallorossi. Il grosso del vantaggio interista è stato costruito nei primi 180'. I prossimi, invece, diranno molto, per non dire tantissimo. Almeno riguardo al secondo posto, visto che scaramanticamente o meno la Roma dichiara di non pensare ancora all'Inter.
Il Napoli, al quale Vucinic e compagni hanno rosicchiato 7 punti nelle ultime tre partite, al San Paolo e il Milan all'Olimpico: fuori i secondi. Poi si penserà anche ai primi.
Pana. La prossima fermata della marcia lunga giallorossa sarà in Europa. E sarà il ritorno col Panathinaikos, la squadra che ha fermato la striscia giallorossa di risultati utili positivi a quota 20. Si parte dal 3-2 dell'andata per il "Pao",sconfitto per 2-1dal Paok Salonicco nell'ultimo turno del campionato greco. «Teniamo tantissimo all'Europa League», ha assicurato Ranieri dopo Roma- Catania. «Ci piacerebbe moltissimo riportare dopo cinquanta anni una coppa europea nella bacheca della Roma».
Giovedì l'occasione per poter continuare a sognare anche in Europa. Non ci sarà Toni, che potrebbe saltare anche Napoli (dove al massimo potrebbe essere convocato). Non ci saranno nemmeno Totti e Julio Sergio (a Trigoria c'è ottimismo su un suo recupero per domnica), ma Ranieri riavrà Pizarro, ieri al Gemelli per una visita di routine. Il cileno, assente col atania per un indurimento al polpaccio destro, non marcherà visita. Così come non la marcheranno Vucinic e Cerci, che si sono allenati tranquillamente col gruppo. I piccoli problemi al ginocchio, accusati domenica, sono acqua passata.