Entra Doni, esce la Roma

18/02/2010 alle 10:09.

LEGGO (F. BALZANI) - La Roma si ferma a 20. I giallorossi interrompono in terra greca la serie di risultati utili consecutivi e rimandano il discorso qualificazione a giovedì prossimo quando il Panathinaikos verrà a Roma. La beffa arriva a due minuti dal termine con Cissè, dopo una gara che aveva visto i giallorossi in vantaggio per due volte. Un blackout improvviso che ricorda il pareggio di Cagliari e mette in evidenza l’insicurezza di Doni, subentrato a Julio Sergio a fine del primo tempo (si teme uno stiramento). La prima delle due battaglie greco-romane si chiude quindi con la vittoria degli ellenici che sulla spinta di 70.000 spettatori partono subito forte.

Un blackout improvviso che ricorda il pareggio di Cagliari e mette in evidenza l’insicurezza di Doni, subentrato a Julio Sergio a fine del primo tempo (si teme uno stiramento). La prima delle due battaglie greco-romane si chiude quindi con la vittoria degli ellenici che sulla spinta di 70.000 spettatori partono subito forte.

 

Dopo soli 2 minuti prima Juan su Cissè, poi Julio Sergio su Katsouranis evitano lo svantaggio giallorosso. Al 13’ è la Roma a rendersi pericolosa con Riise che di sinistro coglie in pieno il palo su cross di Motta. Al 26’ è ancora Julio Sergio a salvare la Roma: botta da fuori area di Ninis e deviazione in angolo con la mano di richiamo del , sempre più in odore di nazionale brasiliana. Dopo due minuti arriva il capolavoro balistico di Vucinic che con un a giro beffa Tzorvas e trova un gol importantissimo, l’undicesima rete in Europa (su 29 partite) con la maglia giallorossa.

 

Dalla gioia si passa in pochi minuti alle lacrime, quelle di Julio Sergio costretto ad uscire per un sospetto stiramento al 40’. Entra Doni e il primo pericolo per lui arriva dal temuto Cissè che a 2 minuti dal duplice fischio si mangia di testa un gol praticamente fatto. Nella ripresa l’assenza di Julio Sergio si fa sentire più del previsto. Lo testimonia subito il gol di Salpingidis. Il bomber greco, appena entrato al posto di Katsouranis, sfrutta l’uscita sprovveduta di Doni e tutto solo sigla il pareggio.

Ranieri toglie uno stanco Vucinic e si affida al talento di Menez e Cerci. Se il francese non si fa notare, Cerci conquista il rigore che Pizarro trasforma. La vittoria sembra in tasca ma arriva prima il gol di Christonopoulonos, poi quello dell’uomo più temuto: Cissè che sfrutta due indecisioni di Doni e condanna la Roma, a un passo dalla vittoria e a un passo da un record storico.