Daje de tacco

01/02/2010 alle 08:59.

IL MESSAGGERO - Più forte dell’emergenza, la Roma non si piega. Anzi accelera, allungando la sua striscia positiva, diciassette risultati utili, e si piazza al secondo posto in classifica, agganciando il Milan (rossoneri con una gara in meno), staccando di tre punti il Napoli quarto e di sette la Juve e il Palermo quinte: sofferto ma meritatissimo il 2 a 1 al Siena, successo conquistato nonostante l’assenza di quattro attaccanti come Totti, Toni, Vucinic e Menez e ottenuto al fotofinish con una prodezza di Okaka, colpo di tacco e prima rete in serie A all’Olimpico (seconda in assoluto, anche l’altra segnata contro la squadra toscana).



Ranieri, come già gli è accaduto in altre sfide di questa sua avventura in giallorosso, va dunque alla cassa nel finale. Ma, nella circostanza, il meglio di sè lo dà a partita in corso. Per l’esattezza durante l’intervallo, cominciando a intervenire sull’assetto di partenza che non è quello giusto per un incontro così scorbutico. Del resto Malesani sistema il Siena per bloccare la Roma nelle zone che solitamente la vedono superiore agli avversari. Ecco il 4-1-4-1, dove Codrea fa da scudo alla difesa priva dei centrali titolari, Vergassola ed Ekdal sono le due mezzali alle spalle di Maccarone che, pur non essendo mai pericoloso, va a infastidire Juan che imposta da dietro. Il lavoro più proficuo è di Vergassola, chiamato a disturbare Pizarro, togliendo aria e metri al cileno che comunque riesce sempre a far ripartire l’azione. Reginaldo a destra e Jajalo a sinistra pensano più a difendere che a spingere per limitare le avanzate di Motta e Riise.



La Roma deve fare la partita, ma davanti c’è solo Baptista che centravanti non è. Taddei e i terzini sono propositivi, troppo poco per sfondare le mura senesi. Perché il 4-4-1-1 di Ranieri è statico e non ha qualità. Perrotta a sinistra è gira a vuoto, Brighi da trequartista balbetta. Meno male che, come di frequente succede negli ultimi tempi, i difensori fanno gli attaccanti. Nella stessa azione Curci, ex che si esalta al punto da risultare il migliore degli ospiti, respinge su Motta, botta in corsa, e su Juan, tocco ravvicinato, con Malagò che salva sulla linea sul secondo tentativo del brasiliano. Su lancio di , Riise sfiora il gol al volo di piatto sinistro e a metà tempo ancora Motta costringe Curci alla parata in due tempi.



Seguendo il film delle occasioni giallorosse, è normale che il vantaggio lo firmi l’eroe di Torino: cross da destra di Motta, colpo di testa di Perrotta al limite dell’area per la palombella che atterra sul piede mancino di Riise. Sinistro al volo con l’effetto di un freesbe e 1 a 0 al trentesimo. Ma il match non finisce lì, è troppo presto. Da fuori calcia Jajalo, Julio Sergio respinge, Vergassola è lesto nel tiro dell’1 a 1 al quarantunesimo, con Motta e Juan che tardano a piombare sul pallone.



Ranieri aggiusta la Roma tra i due tempi. Lascia negli spogliatoi Perrotta e mette Cerci a destra, con Taddei spostato a sinistra: si riparte con il . Un cambio, però, non sarà sufficiente, pure se Burdisso, a centro area, si ritrova solo per il potente che Curci riesce a respingere. Ci vuole il centravanti. Tocca a Okaka, dopo un’ora, per Brighi, con Baptista che arretra da trequartista. La Roma cresce, il Siena arretra. Taddei da sinistra disegna l’arcobaleno con il del Siena ancora straordinario nel volo e nella deviazione in angolo; Burdisso ci riprova, stavolta di testa su corner di Pizarro, trovando però la manona di Curci proprio sotto la traversa per l’ennesima prodezza dell’ex e il nuovo angolo. Si fa male Taddei, a Ranieri resta solo Pit che entra a sinistra e farà la differenza. Baptista si pappa un gol, a centro area, trovando una gamba avversaria e un altro corner. All’improvviso Reginaldo si affaccia in area della Roma: Riise devia il , Julio Sergio respinge e allontana. Sta per partire la volata e se ne occupano i gregari: Pit va in fuga a sinistra, Okaka aspetta l’assist sul traguardo e sceglie il tacco per sorprendere Terzi, battere l’amicone Curci al minuto quarantatre e salutare nel modo migliore la Sud, lasciando la Roma al secondo posto in classifica.