«Con Spalletti c’era assuefazione»

02/02/2010 alle 09:14.

IL ROMANISTA (G. RICCI) - Che sia un allenamento d’inizio settimana o la rifinitura del sabato, Claudio Ranieri non abbassa mai la guardia. Anche ieri, alla ripresa della preparazione dopo la vittoria sul Siena, il Martello non si è smentito. I difensori sono distratti? Li richiama a gran voce, chiedendo loro di andare incontro all’avversario e di uscire senza attendere l’attacco centrale. Simpatico il siparietto che ha visto protagonisti Vucinic e Lobont: Mirko si attarda a tirare nell’esercitazione dell’uno contro uno cronometrato, il portiere lo prende in giro e i due scoppiano a ridere. A quel punto non si fa attendere il mister di San Saba, che li sgrida bonariamente entrambi. Proprio la grinta del suo allenatore si è trasformata in uno dei principali punti di forza della Roma seconda in classifica, che non perde da 17 partite tra campionato e coppe varie. E che, nel solo mese di gennaio, ha messo in fila una serie di sei vittorie e un pareggio su sette gare.

«Noi – ha detto ieri Ranieri a Radio Anch’io Sport – abbiamo dovuto ricominciare tutto da capo. La squadra sta lottando. Ora ci attendono due mesi molto tosti. Se facciamo gol pesanti è perché bisogna sempre crederci. Anche l’Inter ci ha abituato a rimonte impossibili. Bisogna avere carattere e dare tutto in campo, è stata la prima cosa che ho chiesto. Ho detto ai ragazzi: scordiamoci di giocare bene, voglio vedervi combattere. Da loro pretendo che lottino ogni partita, finché siamo determinati giriamo gli episodi a nostro favore. Sapevo che potevamo trovare una buccia di banana, l’avevo detto in conferenza. Senza punte abbiamo avuto un po’ di problemi, ma la nostra tenacia ci ha permesso di avere ragione del Siena. Ho messo Pit e non Cicinho perché il romeno è un centrocampista sinistro e il brasiliano un difensore . Come mettere un in attacco».

Stefano Okaka, match winner col Siena, è da ieri al Fulham. Ranieri non rinnega la scelta: «E’ un ragazzo d’oro, è alla Roma da cinque anni e l’esperienza nella Premier League potrebbe segnare la svolta della sua carriera. E’ potente fisicamente, il campionato inglese ce lo restituirà più forte. Non abbiamo avuto ripensamenti, sposo il progetto inglese. Okaka adesso da ragazzo dovrà diventare adulto». In classifica e compagni hanno agganciato il Milan: «Sostengo sempre che il campionato dice la verità. Abbiamo ripreso queste grandi squadre, il Milan deve recuperare una partita, mentre noi dobbiamo recuperare i nostri infortunati. Toni è venuto qui determinato e c’è da assemblare la coppia con . Perché all’inizio della stagione i risultati erano altalenanti? Con Spalletti c’era assuefazione, era venuto meno l’entusiasmo da ambo le parti. Noi abbiamo perso un po’ di tempo, poi però abbiamo ritrovato tutto e dobbiamo mantenere la strada sino alla fine. Ho più di vent’anni di carriera alle spalle, la gavetta l’ho fatta. Tornare alla Roma mi ha restituito nuovi stimoli».

Qualcuno nel nuovo Juan, decisivo e a posto fisicamente, rivede Pluto Aldair: «Merito dei suoi e dei nostri medici. Gli ho consigliato di cambiare alimentazione e Juan mi ha dato ascolto. Per il momento le risposte

sono positive». Ultime considerazioni di Ranieri, sulla Panchina d’Oro che sarà attribuita a José Mourinho

da una giuria di tecnici: «Mourinho è stato ingaggiato per tentare di vincere la e ci sta provando.

Anche Roberto Mancini ha fatto un gran lavoro: dopo tanti soldi spesi ha regalato uno scudetto a Moratti.

Ma com’è difficile vincere è altrettanto complicato confermarsi. Quindi Mourinho sta lavorando bene
».