IL ROMANISTA (P. BRUNI) - La sua partita è durata appena 45 minuti. Stavolta, però, a differenza di altri incontri non è stato decisivo. Anzi. Matteo Brighi, vorrebbe raccontare un altro tipo di serata ma spiegare la brutta sconfitta con il Panathinaikos è difficile. Specialmente se, facendo il classico giochino delle figurine, si fa il paragone fra le due squadre: «Purtroppo abbiamo preso tre goal, a differenza di quanto avviene solitamente in campionato. Siamo meglio di loro e dispiace, perché abbiamo avuto un black out».
La partita, almeno fino alla rete del pareggio è stata tranquillamente nelle mani della Roma. In un attimo, poi, i fantasmi dei guerrieri ellenici si sono materializzati allOlimpico: «Di sicuro non ci siamo rilassati, abbiamo provato a spingere fino allultimo. Non siamo stanchi, non è stato questo il problema. Ora, speriamo di riposare di più e tornare maggiormente brillanti». Ora, con la trasferta di campionato a Napoli, ci potrebbe essere il serio rischio di qualche contraccolpo a livello mentale. Brighi non è daccordo. Ogni partita fa storia a sé così come le motivazioni e la voglia di rivalsa: «Nessuna ripercussione per il campionato». Infine, visto che la lingua batte dove il dente duole, il centrocampista giallorosso ritorna sulla brutta debacle contro i greci: «Non faccio altro che ripensarci e ogni volta
aumenta la delusione per un obiettivo alla nostra portata». Eh già, riportare un trofeo europeo nella Capitale dopo cinquantanni sarebbe stato un risultato fantastico. Purtroppo, sarebbe.