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IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - Manca lufficialità, che per regolamento non potrà arrivare ora, ma a fine stagione Fabio Simplicio sarà un giocatore della Roma. I segnali arrivano da tutte le parti, ma soprattutto da Palermo dove non passa giorno in cui il presidente Zamparini o il direttore sportivo Sabatini non parlano del futuro giallorosso del centrocampista brasiliano. Ieri, tanto per non perdere labitudine, hanno parlato entrambi.
I segnali arrivano da tutte le parti, ma soprattutto da Palermo dove non passa giorno in cui il presidente Zamparini o il direttore sportivo Sabatini non parlano del futuro giallorosso del centrocampista brasiliano. Ieri, tanto per non perdere labitudine, hanno parlato entrambi. «Le notizie su Simplicio - le parole del presidente rosanero - le apprendo dai giornali. La sensazione è che molto probabilmente Simplicio si sia già messo daccordo con la Roma. Lunica cosa che posso dire con franchezza è che noi gli abbiamo offerto un prolungamento di contratto a 1,2 milioni e lui ha rifiutato, a questo punto sono contento che non abbia firmato. Se da qui a giugno vuole firmare lo farà senza problemi, altrimenti dal 2 febbraio è libero di andare con chi vuole».
Cioè alla Roma. Il ds Walter Sabatini è ancora più esplicito. «Fabio giocherà nella Roma con un triennale vicino ai 2 milioni di euro? Potrebbe essere. La Roma è una seria candidata, ma penso ci siano altre squadre interessate a lui. Ribadisco che Simplicio adesso è un giocatore del Palermo e noi pensiamo a lui come tale, con gli stessi diritti e doveri di tutti gli altri, del resto le scadenze contrattuali esistono. E importante non farne un caso e soprattutto non dobbiamo farci condizionare nei giudizi poiché Simplicio, per esempio, la partita scorsa contro il Napoli l´ha giocata con la verve, l´intensità e la forza di un giocatore con la maglia rosa addosso e non con la maglia giallorossa».
Lincontro con Gilmar Rinaldi, il procuratore del brasiliano, non ha portato nessun accordo. Anzi, cè stata rottura. «Il Palermo ha fatto un´offerta che rasenta il nostro tetto salariale. Abbiamo prodotto un grande sforzo perché Simplicio è un giocatore che lo merita ma non penso sia stato quello il vero problema, fatto salvo che i soldi sono per i calciatori sempre una molla importante. Quella di Fabio non è una scelta di vita, ma una scelta professionale che può essere anche comprensibile: il ragazzo ha 31 anni ed è anche accettabile che pensi ad unaltra soluzione».
Ieri doveva essere il giorno di Marcio Azevedo. E invece fino a tarda serata dal Brasile non sono arrivate le novità sperate dalla società giallorossa. Ad eccezione delle "solite" dichiarazioni del presidente dellAtletico Paranaense, Malucelli, che ha parlato a forzaroma.info. «Io non ho incontrato nessun procuratore. Il discorso non cambia: noi non siamo interessati al prestito e visto che lofferta della Roma è stata solo questa. Se vogliono Azevedo devono comprare il cartellino, altrimenti è inutile"