IL ROMANISTA (M.MACEDONIO) - «Mi aspetto una bella partita mercoledì, anche se preferisco non fare pronostici».
Non si sbilancia, Gigi Riva, sulla sfida in programma al SantElia. Lui che di sfide tra Cagliari e Roma ne ha giocate tante, nei dodici anni di serie A trascorsi in terra sarda. Una carriera praticamente tutta in rossoblù, quella dellala sinistra per antonomasia, dopo una prima stagione al Legnano in serie C, ancora diciottenne, e le giovanili nel Laveno Mombello, a due passi da casa, la sua Leggiuno in provincia di Varese. «La Roma viene da un buon momento dice ma anche il Cagliari stava facendo bene prima della sosta. Ha battuto la Juventus, ha fatto soffrire lInter. Ha vinto in casa, ma anche fuori. E se non avesse avuto quella partenza stentata... Un po come la Roma, che ha iniziato male ma poi si è ripresa nel migliore dei modi. Merito anche di Ranieri, che è persona concreta e ha saputo trasmettere alla squadra proprio questa concretezza». Una sfida, quella tra Cagliari e Roma, arriva quindi in un momento topico per entrambe le squadre. Giggirriva, come lo chiamavano i tifosi sardi, molte di quelle sfide le ha vinte quasi da solo, da attaccante di razza come se
ne sono visti pochi nella storia del calcio. In campo, con la maglia giallorossa, ci sarà stavolta un altro attaccante di primordine come Luca Toni. «Luca è un giocatore di grandi qualità, che può dare un contributo importante alla Roma». Il presidente della Federcalcio, Abete, ha detto che il suo ritorno in Italia può consentire di valutarlo meglio ai fini di un possibile ritorno in azzurro. «Naturalmente dice lattuale capo delegazione della Nazionale . Adesso Luca deve lavorare, deve dimostrare sul campo di esser tornato in una condizione buona e poi vedremo. E chiaro che si gioca la convocazione per il Mondiale. Dipende tutto da lui. In Nazionale ha il potenziale per potersi esprimere al meglio. Con la Roma ha dalla sua anche una buona squadra dove poter dimostrare il suo valore e tornare ad essere il giocatore che conosciamo». Mancino puro (con il destro fece giusto un paio di gol, su 170 in campionato), Gigi Riva, che esordì in A proprio contro la Roma ma allo stadio Olimpico (era la stagione 64/65, e i giallorossi vinsero 2-1), ricorda con un po di
nostalgia gli incontri tra le due squadre. «Soprattutto quelli disputati nelle stagioni, dal 68 al 72, in cui il Cagliari attraversò un periodo particolarmente brillante. E ancora di più quelli giocati a Roma, dove eravamo accolti sempre con grande simpatia, anche quando uscivamo dal campo vincitori. Forse perché quel Cagliari seppe spezzare legemonia delle squadre del Nord, Inter, Juve e Milan, facendo scattare una sorta di solidarietà tra tifosi del centro-sud
». Tornando ad oggi , gli ricordiamo che la Roma non vince a Cagliari da oltre quattordici anni (era il 20 ottobre del 95 e la squadra giallorossa espugnava il SantElia con due gol dellex Fonseca). «Se è venuto il momento di interrompere la tradizione negativa? Non chiedetelo a me dice, non nascondendo lantico affetto per quei colori. Vediamoci la partita e che vada come deve andare».