Ranieri: «Passione e sacrificio»

18/01/2010 alle 09:18.

IL ROMANISTA (M. MACEDONIO) - "Matto chi ci avesse pronosticato oggi in questa posizione? No, semmai lungimirante". Gongola, Claudio Ranieri, anche se non vuole darlo a vedere. Gli preme di più restare con i piedi per terra. «Non abbiamo fatto nulla e il campionato è lungo – dice. – Stiamo attraversando un buon periodo di forma, che la sosta non ha scalfito. Ma dobbiamo continuare così, perché la vittoria devi sapertela meritare giorno dopo giorno».

Una difesa consolidata, con gol presi in una sola gara nelle ultime sei. «Solo in quella – ammette, alludendo a Cagliari – e ancora me li ricordo. Perché avevamo giocato bene e subirli, a tempo scaduto, sul 2-0, è stata una doccia fredda. Peccato. Questo però è il campionato e io dico che alla fine si ha quel che si merita. Oggi siamo terzi ma dobbiamo continuare a spingere. C’è una lotta serrata e molte squadre. Importante è ritrovarsi in dirittura d’arrivo in buona posizione».

Quanto è matura la squadra? «Molto. Anche se, come ho detto, gli esami non finiscono mai. Sabato c’è la , che vorrà fare una bellissima partita. E poi il Siena…». Entra nel merito dei singoli, il tecnico di San Saba. «Toni? Avevamo bisogno di un giocatore così forte. Ha fatto due gol, ne ha sfiorati altri… Uno più giovane si sarebbe innervosito su quelle due prime palle. Ma lui ha esperienza, ha continuato e si sbloccato».



E Vucinic? «Un ragazzo eccezionale.  Anche lui sta vivendo un buon periodo di forma. Gli riescono i colpi e sa mettersi al servizio dei compagni. Uno di quei giocatori che bisogna tenersi stretti». Torna poi sulla gara, il mister. «Una bella partita. Contro una  squadra che cerca sempre il gioco e la superiorità numerica. I ragazzi sono stati determinati e aggressivi mentalmente, pressando e tenendo sempre alto il ritmo di gara». E dire che all’inizio invitava a dimenticare il bel gioco. «Era quello che dovevo dire ai miei giocatori in quel momento. Non volevo che restassero fossilizzati su un tipo di gioco. All’estero, qualcosa ho imparato e in qualcosa sono migliorato. E oggi lo posso dare alla squadra».

Avrebbe immaginato di ritrovarsi davanti il giorno della sfida con la ? «Quando metto l’elmetto non guardo nulla. La posizione in cui siamo però non è stabile. Ma se continueremo ad allenarci con umiltà e sacrificio, i risultati potranno essere belli. Ragionando sempre come squadra e non come singoli».

Conoscendo l’ambiente, Ferrara sarà ancora sulla panchina, sabato? «Credo di sì – risponde Ranieri, sorridendo. – Proprio perché conosco l’ambiente… ».

Situazione mutata anche sul fronte infortunati. «Ogni campionato ha una sua storia. Oggi ho tenuto fuori Francesco. Come potevo metterlo dentro, dal niente al campo? Idem Daniele, che ieri mi ha detto “Se vuole, ci sono”. L’ho portato in panchina. E l’avrei fatto giocare  solo se costretto».



Pensa già al tridente? «I tifosi vogliono sognare. E io devo tradurre i sogni in realtà. Un bel compito, quando la squadra è in forma».

“Mister – gli chiedono – quello di oggi era un o un rombo”? «Non lo so nemmeno io. Era un rombo s…rombato. Fate voi…». Soddisfatta della gara anche Rosella Sensi. «Sono contenta che abbia segnato Toni, per lui e per i tifosi. Aspettiamo la partita di questa sera, ma questo è comunque un buon risultato. Un grazie a mister Ranieri che ha fatto riemergere il valore che c’era e ridato ai giocatori gli stimoli che servivano. Oggi l’addio di Baptista? Non lo so, sinceramente». «Ranieri ha creato una squadra, ma quando sono arrivato c’era un gran gruppo» chiosa Giampaolo Montali. «Abbiamo un progetto e siamo solo alla partenza. La ? Oggi li abbiamo scavalcati ed era un nostro obiettivo. Merito dei giocatori. Se rimane Ferrara? Credo proprio di si».