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IL TEMPO (A.AUSTINI) - Allenare la squadra del cuore e battere quella che ti ha cacciato: si può chiedere di meglio? Claudio Ranieri si gode la sua notte. Festeggia con stile, insieme alla moglie Rosanna ..
Nelle ultime sette di campionato ne ha incassati appena tre: il segreto della rinascita. Il popolo romanista è tornato a sognare dopo otto vittorie e tre pareggi nelle ultime undici partite: stasera in molti tiferanno Milan. «Ma lo scudetto è una parola grossa - frena Ranieri - lasciamolo all'Inter, noi dobbiamo lottare per restare in zona Champions e siamo ancora lontani dal traguardo». L'infortunio di Toni ha subito complicato la serata: per il bomber una sospetta lesione al gemello del polpaccio sinistro, oggi gli esami. Ci ha pensato Totti a far passare il contrattempo in secondo piano. «Francesco - spiega il tecnico - non volevo rischiarlo pensando anche alla coppa Italia di martedì. Avevo paura ad utilizzarlo, gli ho detto: "vieni con me e spero non ci sia bisogno di farti entrare". Invece è servito». A vincere. Ranieri spiega la mossa tattica con cui ha steso la Juve: «Eravamo partiti con il rombo, ma loro attaccavano sulle fasce laterali così ho deciso di spostare Perrotta e fare il 4-4-2». Da Roma arriva il commento altrettanto entusiasta della Sensi. «In questo momento - dice la presidentessa - mi sento una tifosa e condivido la felicità dei romanisti. Andiamo avanti con determinazione, umiltà e grinta come ci insegna a Ranieri: lo ringrazio. Scudetto? Manteniamo i piedi per terra». Meglio.