
CORSPORT - E quello che prima o poi ogni tifoso romanista avrebbe voluto fare alla Juventus. Un gesto anche criticato, ma arrivato dritto dal cuore e il simbolo di una rivalità che a Roma è seconda solo a quella con la Lazio. Naturalmente ci riferiamo alla sfida di campionato dell 8 febbraio 2004 e a Totti che, uscendo dal campo per essere sostituito da Gaetano DAgostino, si gira verso gli avversari (Tudor in particolare) e si porta prima il dito sul naso, tanto per dire di fare silenzio e poi mostra le dita della mano sinistra, quattro come i gol realizzati dalla Roma in quella magica serata dellOlimpico...
E poi un gesto, la mano che ondeggia in una mimica chiarissima, che sta per andate a casa. Un gesto eclatante che sigilla un 4- 0 pesantissimo in favore dei giallorossi firmato dai gol di Dacourt, dello stesso Totti su calcio di rigore e arrotondato dalla doppietta di Cassano in stato di grazia.
Sulla panchina della Roma Fabio Capello, che di lì a quattro mesi avrebbe saltato la barricata. Su quella della Juventus, Marcello Lippi, anche lui quasi arrivato al capolinea della sua seconda esperienza bianconera. La Roma vince sotto tutti i punti di vista e firma laddio bianconero allo scudetto. Una gioia troppo grande per poter essere contenuta.