E' sempre Roma

27/01/2010 alle 09:34.

IL MESSAGGERO - Il sedicesimo risultato utile consecutivo dell’éra Ranieri porta la Roma alle semifinali di Coppa Italia: eliminato, in gara secca all’Olimpico, il Catania di Mihajlovic, 1 a 0. Il nuovo appuntamento, la prossima settimana la partita d’andata e sempre qui, contro il Milan o l’Udinese che stasera si affronteranno a San Siro: l’obiettivo è giocare la sesta finale delle ultime otto edizioni, per conquistare per la decima volta il trofeo e fregiarsi della stella d’argento.

Il centravanti gioca spesso spalle alla porta e non conclude mai, ma il francese fa di peggio: fiacco e svogliato, a volte s’intestardisce cercando la giocata più difficile o il dribbling fine a se stesso. In difesa rientra alla grande Mexes (prima partita del 2010, ultima il derby del 6 dicembre) accanto a Burdisso. Juan è in panchina. A destra, chance per Motta, anche lui pronto a volare in Inghilterra, al di Mancini. Nessuna novità a centrocampo: nel 4-4-2 iniziale, i mediani sono e Pizarro, gli esterni Taddei e Perrotta. Dopo venti minuti, però, cambia l’assetto: , con Menez a sinistra e Perrotta trequartista. Mihajlovic presenta il Catania con il , anche se poi Izco e Morimoto in fase di non possesso palla devono rientrare sui lati per chiudere i giallorossi sulle corsie. A parte un contropiede di Plasmati, con chiusura in angolo di Mexes, la Roma non rinuncia mai all’iniziativa. Pizarro detta i tempi e conferma di essere di questi tempi un gradino sopra ai compagni, Motta e Riise accompagnano l’azione da dietro, con il primo abbastanza disordinato e il norvegese sempre concreto e propositivo. Il monologo del gruppo di Ranieri, però, non produce chances sino alla mezz’ora. Nel finale di tempo la sfida si accende: Bellusci respinge di mano, girandosi in area, un sinistro di Menez da fuori. Pierpaoli non concede il rigore; Riise va al tiro in diagonale, ma Okaka non approfitta della respinta di Campagnolo; Motta, al cross da destra, per che di testa indirizza a lato. Ancora il capitano, prima del recupero: slalom e conclusione sul fondo.

Nuovamente bocciato Menez: Ranieri, dopo l’intervallo, riparte senza il francese. Entra Cerci, si piazza a destra, con Taddei che passa a sinistra, e va subito al tiro: Campagnolo respinge. Ancora Cerci in profondità per Okaka che si gira bene ma di calcia a vanvera. Il Catania resta in dieci al tredicesimo: Bellusci stende Taddei al limite dell’area e riceve il secondo giallo della serata dopo quello nella prima parte per fallo su Menez. Campagnolo, con i piedi, respinge la punizione di . Okaka è più presente ma non arriva, sulla linea di porta, dopo torre di Perrotta e più tardi si fa deviare la conclusione da Campagnolo, bravo a seguire sul da fuori di , volo e palla in angolo. La Roma insiste e al ventiseiesimo si ritrova con due uomini in più: Augustyn ferma Okaka, scattato in contropiede, quando sta per entrare in area. Chiara occasione da rete e rosso diretto. Passano due minuti e firma il vantaggio: Cerci affonda a destra e appoggia al centro per Okaka che difende il pallone e lo scarica indietro. Il capitano arriva in corsa e piazza il sinistro nell’angolo più lontano. Ranieri fa uscire Motta, si rivede Cicinho. Cercano il raddoppio Riise, Perrotta, due volte, e Taddei. Doni chiude la partita senza fare un intervento, mentre Campagnolo, ex giallorosso, permette al Catania di uscire dalla competizione con dignità. Il minimo scarto, giocando venti minuti in nove uomini, è risultato più che accettabile. Soprattutto contro questa Roma che continua a vincere. In campionato e nelle coppe.