Motta firma già una promessa «Zarate? Sicuri, lo fermo io»

01/12/2009 alle 09:14.

GASPORT (G. GREISON) - È lui a rassicurare la timidez­za romana. In questa serata di festa, di gente comune che li ferma per un autografo, li ab­braccia, li tocca. Senza fare do­mande sul derby (a proposito, la prevendita giallorossa viag­gia bene, sono rimasti solo bi­glietti di Tevere Centrale e Monte Mario), okay. È questo l'ordine di Marco Sechi, che nella Roma coordina i rappor­ti con i club giallorossi. Ma Marco Motta non riesce a trat­tenersi, è fatto così: «Parlerei del prossimo Roma-Lazio, tut­ti i giorni». E così, infatti, ini­zia a fare. C'è anche Marco An­dreolli, un tavolo più in là. Par­lerà pure lui, come no. E a quel­lo presidenziale, con la Maria Sensi, è seduto anche Claudio Ranieri. Siamo alla cena di Na­tale, organizzata..

Che voglia Dunque, Motta: «Vi­sto che è quasi Natale esprimo il mio desiderio più grande: portare a casa tutti i punti che ci sono, da qui, alla pausa. L'al­tro pensiero, è rivolto alla mia famiglia e alle persone care. Non dobbiamo arrivare in cam­po leggeri. Perché la Lazio è lì, appostata, pronta. Zarate? Vi spiego il punto di vista di Tot­ti, che poi è anche il mio. L'ar­gentino è, sì, un ottimo gioca­tore, ha talento, classe, ma non è all'altezza di . Do­menica? Lo fermerò io». Poi, Andreolli. Prima domanda: re­sta o torna all'Inter? «Ecco, io vorrei giocare nella Roma: vor­rei giocare il più possibile, fino a Natale. Per il resto, sono mol­to emozionato di questa acco­glienza da parte dei tifosi: è la prima volta che mi capita». Ra­nieri, invece, è più ombroso. «Il derby? Quale derby?».