Motta e Andreolli ospiti alla festa di Natale dei tifosi

01/12/2009 alle 10:02.

CORSPORT - Ranieri, Montali, Maria Sensi e Pruzzo ad un tavolo, insieme a Motta e Andreolli. Ieri sera, al Park Hotel Mancini a Spinaceto, i due difensori giallorossi hanno rap­presentato la squadra alla “Festa di Natale” dell’AIRC 1971 ( Associa­zione Italiana Roma Club). A cena con trecento tifosi provenienti da tutti i circoli d’Italia, anche se i Ro­ma club ormai da anni hanno sfora­to i confini della penisola raggiun­gendo mezza Europa, gli Stati Uni­ti (Chicago) e il Giappone (Tokyo). ..

Dopo i saluti e i rin­graziamenti di Ra­nieri, « la speranza, e lo dico da tifoso, è di vivere un 2010 mi­gliore del 2009 » , e gli autografi di Mot­ta e di Andreolli infi­lati tra una portata e l’altra, l’ultimo arri­vato in casa Roma, Montali, ha ri­volto agli inviati una promessa: «Anche se sto in questa società da poco ho tre promesse da fare e che realizzerò: lavoro, lavoro, lavoro. I traguardi importanti si raggiungo­no solo attraverso il sudore» .



Tra mille flash delle macchinette fotografiche, c’è spazio anche per un commovente ricordo di Franco Sensi, portato dal presidente del­l’AIRC Francesco Lotito alla signo­ra Maria, che in prima fila ha assi­stito ad un video che ha riassunto i momenti significativi e i simboli giallorossi del presente e del passa­to, come Aldair, Viola e . Subito dopo il vicepresidente, Fa­brizio Di Francesco, ha parlato del momento positivo della Roma:

« Adesso siamo in crescita, è un buon momento e anche la classifica sta iniziando a sorriderci. Ranieri ha detto che in questo momento pri­vilegia il risultato al bel gioco, e questo a noi tifosi va bene perché a nessuno piace perdere. Siamo sulla strada giusta e il quarto posto è un tra­guardo raggiungibi­le » .

Poi il pensiero va diretto al capitano. « è il numero uno e fa la differenza quando è campo e sta bene. Ogni tanto per problemi di salu­te deve fermarsi, anche se tutti i ti­fosi della Roma vorrebbero vederlo sempre giocare. E’ unico e non se ne può fare a meno» .



Tra palloncini giallorossi, sciarpe e premiazioni di rito, c’è spazio an­che per il derby. «La Lazio è messa male, vinceremo a mani basse» . Poi tanti cori, dall’inno ufficiale a quel­li più cattivelli contro i cugini bian­cocelesti. Perché in fondo è bello anche così.