
CORSPORT - Ranieri, Montali, Maria Sensi e Pruzzo ad un tavolo, insieme a Motta e Andreolli. Ieri sera, al Park Hotel Mancini a Spinaceto, i due difensori giallorossi hanno rappresentato la squadra alla Festa di Natale dellAIRC 1971 ( Associazione Italiana Roma Club). A cena con trecento tifosi provenienti da tutti i circoli dItalia, anche se i Roma club ormai da anni hanno sforato i confini della penisola raggiungendo mezza Europa, gli Stati Uniti (Chicago) e il Giappone (Tokyo). ..
Dopo i saluti e i ringraziamenti di Ranieri, « la speranza, e lo dico da tifoso, è di vivere un 2010 migliore del 2009 » , e gli autografi di Motta e di Andreolli infilati tra una portata e laltra, lultimo arrivato in casa Roma, Montali, ha rivolto agli inviati una promessa: «Anche se sto in questa società da poco ho tre promesse da fare e che realizzerò: lavoro, lavoro, lavoro. I traguardi importanti si raggiungono solo attraverso il sudore» .
Tra mille flash delle macchinette fotografiche, cè spazio anche per un commovente ricordo di Franco Sensi, portato dal presidente dellAIRC Francesco Lotito alla signora Maria, che in prima fila ha assistito ad un video che ha riassunto i momenti significativi e i simboli giallorossi del presente e del passato, come Aldair, Viola e De Rossi. Subito dopo il vicepresidente, Fabrizio Di Francesco, ha parlato del momento positivo della Roma:
« Adesso siamo in crescita, è un buon momento e anche la classifica sta iniziando a sorriderci. Ranieri ha detto che in questo momento privilegia il risultato al bel gioco, e questo a noi tifosi va bene perché a nessuno piace perdere. Siamo sulla strada giusta e il quarto posto è un traguardo raggiungibile » .
Poi il pensiero va diretto al capitano. « Totti è il numero uno e fa la differenza quando è campo e sta bene. Ogni tanto per problemi di salute deve fermarsi, anche se tutti i tifosi della Roma vorrebbero vederlo sempre giocare. E unico e non se ne può fare a meno» .
Tra palloncini giallorossi, sciarpe e premiazioni di rito, cè spazio anche per il derby. «La Lazio è messa male, vinceremo a mani basse» . Poi tanti cori, dallinno ufficiale a quelli più cattivelli contro i cugini biancocelesti. Perché in fondo è bello anche così.