Ghione perdona Cesari e chiama Delvecchio. «L’ho invitato io. Ho già segnato alla Lazio»

20/12/2009 alle 11:07.

IL ROMANISTA - Al Derby del Cuore quello che, calcisticamente parlando, fa più notizia è che due anni dopo, sullo stesso prato verde, torneranno ad incontrarsi Graziano Cesari e Jimmy Ghione. L’antefatto lo conoscono tutti: era il 2007, e durante un Roma-Juve, Ghione fu espulso dall’arbitro genovese. Cesari, due giorni fa, proprio su queste colonne ha proposto di sotterrare l’ascia di guerra. E Ghione cosa dirà a Cesari? «Niente di particolare. Probabilmente gli tenderò la mano, anche se lui dovrebbe espiare la colpa di avermi



Ci sono anche episodi belli, però. «Premesso che, essendo torinista, ho giocato e segnato con tutte le maglie, in omaggio ailettori del Romanista citerò l’ultimo gol segnato contro la Lazio, determinante nella classifica avulsa a far vincere il triangolare alla Roma». E lunedì giocherà con Delvecchio, il più grande cannoniere della storia dei derby. «Sono stato io ad invitare Marco. Siamo molto amici perchè in Sardegna le nostre case sono molto vicine, e insieme a Tonetto abbiamo formato un trio inseparabile. Lui mi chiama "Il Cristiano Ronaldo della fascia". Domani spero di dargli un assist preciso per mandarlo in rete». Da oltre 20 anni vive a Roma. «Ho viaggiato molto quando ero ragazzo, e ti assicuro che Roma, per il clima, per i monumenti e per l’atmosfera che si respira, è veramente la à più bella del mondo. Detto questo, mi fa rabbia non vederla valorizzata come dovrebbe. Da questo lato non tiene ancora il passo delle grandi metropoli come Parigi, Londra e New York». Analogie tra i tifosi della Roma e quelli del Torino? «Entrambi, pur con le dovute proporzioni, vivono nella speranza. La Roma spera di entrare nella storia delle grandi vittorie europee, il Toro spera di tornare tra le grandi della Serie A. Sono tifoserie che per l’amore che danno, meriterebbero molto di più».