
IL MESSAGGERO - Il gol. La gioia. Gli abbracci dei compagni. Le interviste. La cena nel ristorante del Torrino. La discoteca in centro con la moglie. E, infine, la ninna. Marco Cassetti, ieri, si è svegliato da eroe. Di un derby, certo, ma sempre di eroe, almeno per i tifosi della Roma, si tratta. Se ne è accorto andando a prendere il caffè al bar oppure quando è andato a fare benzina.
Marco Cassetti, ieri, si è svegliato da eroe. Di un derby, certo, ma sempre di eroe, almeno per i tifosi della Roma, si tratta. Se ne è accorto andando a prendere il caffè al bar oppure quando è andato a fare benzina. E soprattutto quando, nel pomeriggio, ha accompagnato il figlio Simone alla Scuola calcio della Roma Team, campo Maurizio Melli, al Torrino. Quando Marco, già ribattezzato dai tifosi Supermarco come Delvecchio, il nemico pubblico numero 1 della Lazio, si è affacciato dalle parti della piccola foresteria, gli altri papà dei futuri campioni lo hanno accolto con un grosso applauso e gli hanno offerto da bere. Lui è diventato rosso, più imbarazzato che sorpreso.
E, inevitabilmente, ha di nuovo raccontato le sensazioni di una domenica indimenticabile. «Non so bene perchè, ma sentivamo questo derby come mai ne avevamo sentiti altri in passato. Segnare il gol della vittoria, perciò, è stata unemozione incredibile. Ora il quarto posto non è più un sogno, ma un obiettivo raggiungibile», le sue parole. E, adesso, in pochi ricordano che Cassetti, nei mesi passati, è stato sul punto di lasciare la Roma.
Luciano Spalletti non lo vedeva più bene, così aveva dato lok per una cessione. Si era fatta avanti la Fiorentina di Pantaleo Corvino, che lo aveva avuto a Lecce; si era mosso anche il Napoli, ma alla fine non se ne fece niente con nessuno. Cassetti ancora a Roma, dunque, più per la sua capacità di giocare in più ruoli che per una scelta convinta dello staff tecnico. Poi, quellerroraccio commesso contro la Juventus, pallone pasticciato, Diego in fuga solitaria e rete bianconera,sembrava averlo spedito definitivamente fuori squadra. Fino a poche settimane fa, un suo gol da tre punti nel derby contro la Lazio non era neppure una remotissima ipotesi. Invece la realtà ha smentito anche la fantasia più fantasiosa. Chissà se il piattone destro al volo con il quale ha battuto Muslera gli basterà per diventare/tornare titolare nella squadra giallorossa. A Genova, domenica prossima, sarà in campo, anche perchè Mexes non ce la farà a recuperare. In futuro si vedrà. Meglio non fare troppi calcoli o previsioni, quando ci sono di mezzo gli eroi...