IL ROMANISTA (M. GIAMMARIOLI) - Fra tre giorni è Natale: è tempo di regali, di telefonate di auguri, di sms ma è anche tempo della cara vecchia lettera da inviare a Babbo Natale nella speranza che il buon Grande Vecchio esaudisca i nostri più reconditi desideri. Incoraggiando il bambino che è in ognuno di noi mi sottopongo volentieri a questa sana tradizione e mi accingo a scrivere la mia letterina, ovviamente in chiave calcistica e nella fattispecie in chiave giallorossa dato che viene pubblicata da "Il Romanista", ma poi, proprio mentre sto per iniziare la lunga lista di richieste, mi accorgo che probabilmente arrivo con due mesi di ritardo. Perché? Ve lo spiego..
Se avessi potuto scrivere allindomani di Udinese-Roma la lista dei desideri sarebbe risultata insopportabile da esaudire anche per un santuomo come Babbo Natale. E allora andiamola a vedere questa ipotetica lista partendo dalla difesa che risultava, in quel periodo, fra le più perforate del torneo. La richiesta più pressante concerneva un portiere affidabile che potesse consentire a Doni di recuperare con calma dal grave infortunio subito; poi il ritorno di un Mexes in condizioni accettabili e finalmente la guarigione di Juan; quindi un esterno destro basso dato che né Motta, né Cicinho, né tantomeno Burdisso, adattato ad un ruolo non suo, riuscivano a surrogare il Cassetti degli anni spallettiani; infine un esterno basso a sinistra per far rifiatare il povero Riise. Passiamo al centrocampo dove De Rossi ormai da tempo non era più lui e lo stesso Pizarro, forse orfano di Spalletti, non riusciva più ad orchestrare come era abituato a fare; Brighi sembrava tornato nellanonimato e Perrotta, complici anche i ripetuti infortuni, appariva lombra del campione del mondo che fu. Dando uno sguardo alla fase offensiva ( proprio in quei giorni ennesima operazione per il Capitano) la lista proponeva le questioni più urgenti. Il povero Taddei sembrava ormai definitivamente perso alla causa giallorossa mentre Vucinic ( anche lui reduce da un infortunio) sembrava aver dimenticato i più elementari fondamentali del gioco del calcio. Desaparesidos sia Menez che Baptista oltre ai giovani Cerci e Guberti.
Nella mia ipotetica lettera di fine ottobre avrei inserito anche nuovi campi di allenamento a Trigoria e uninfermeria finalmente vuota. Avrei chiesto troppo? Certo, me ne rendo conto ma in quei giorni le richieste appena elencate mi apparivano come il minimo necessario per non dichiarare il fallimento di unintera stagione dopo soli due mesi di attività. Poi è cambiato tutto e il merito è quasi esclusivamente di Claudio Ranieri. Quel portiere tanto invocato ci siamo accorti di averlo a Trigoria già da tre anni e a Sofia abbiamo addirittura trovato un secondo affidabile (Lobont); Cassetti è improvvisamente risorto nelloccasione più propizia (gol vittoria nel Derby) e si è riappropriato definitivamente del suo posto; Mexes è tornato Mexes e Juan, finalmente guarito, ha dimostrato che non è certo per caso che è il titolare inamovibile della nazionale brasiliana. Morale: sono quattro partite che la Roma non subisce reti e sono 347 minuti che la porta di Bertagnoli resta inviolata. Esauditi i miei ( i nostri) desideri anche a centrocampo e in attacco. Pizarro è il metronomo impeccabile che è sempre stato e De Rossi sta velocemente tornando ad occupare il posto che gli compete: quello di uno dei migliori centrocampisti al mondo. Si è rivisto un Perrotta in formato mondiale e il Brighi indispensabile della scorsa stagione. Non è scomparso neppure Taddei da un paio di partite avviato a tornare il Taddei di sempre. Vucinic e Menez sembrano rigenerati dalla cura Ranieri mentre a Sofia ha brillato perfino Alessio Cerci con una doppietta che influenzerà non poco il suo futuro di calciatore. Negli ultimi minuti di Roma-Parma si è rivista anche la bestia.
I campi di Trigoria sembrano in ottimo stato, linfermeria è praticamente vuota e Montali, sul cui arrivo abbiamo un po tutti ironizzato, sta dimostrando che per certi ruoli la pallavolo e il calcio non sono discipline poi così distanti. La Roma è quarta in classifica a due soli punti dalla terza e a tre dalla seconda (il Milan)che deve recuperare una partita sul difficilissimo terreno della Fiorentina mentre lEuropa League ci attende per una fase decisiva densa di sensazioni favorevoli. Ma allora cosa posso chiedere a Babbo Natale? Forse il bel gioco e una Roma più divertente? Macchè, io quando vinco mi diverto molto e comincio, da qualche partita a questa parte, anche a vedere sprazzi di bel gioco. Questa Roma, come direbbe il grande Gigi Proietti a me me piace. E allora che la scrivo a fare la letterina se non ho nulla da chiedere? E invece la scrivo perché una richiesta ce lho ancora. Caro Babbo Natale se non chiedo troppo, per il nuovo anno portami una bella confezione (a scopo preventivo e non terapeutico) di Tachipirina. Buon Natale a tutti!