UniCredit vuole impugnare il bilancio. Ranieri: «Ma la mia squadra non molla»

04/11/2009 alle 09:03.

GASPORT (A. CATAPANO) - Lei vorrebbe tenere lo stesso coltello tra i denti con cui lui annuncia ai contestatori di voler proseguire la battaglia: «Giocare in questo clima, con la paura addosso, è la cosa peggio­re, ma la squadra non vuole mollare», giura Ranieri. Come a dire: andiamo avanti per la nostra strada. Ma intanto il pull­man anche domani andrà al­l’Olimpico scortato da due blin­dati della polizia, il che confer­ma le intimidazioni cui fa ac­cenno Ranieri. Il problema di Rosella Sensi, invece, è che pu­re UniCredit ha deciso di anda­re dritta per la propria strada e ottenere il pagamento dei debi­ti (più di 400 milioni) di Italpe­troli (di cui è azionista al 49%), senza più tollerare né ritardi né pressioni politiche. Ieri si è avu­ta conferma ..

E non finisce qui... Le dimissioni dal Cda Italpetroli dell’avvoca­to Roberto Cappelli, legale di UniCredit, preparano il terreno alla prossima azione legale del­la banca: impugnare la delibe­ra con cui l’assemblea approvò l’ultimo bilancio Italpetroli e di­mostrarne la mancanza di con­tinuità aziendale, dato che da allora nessun asset è stato ven­duto né sono state pagate due rate del debito. Un percorso che sfocerebbe nella messa in li­quidazione di tutta la Italpetro­li, comprese le sue controllate, come la Roma, che andrebbe al­l’asta, favorendo in quel caso l’intervento dell’imprenditore Francesco Angelini (assistito dall’advisor KPMG), ancora in­teressato a rilevare il club. Co­me evitare una fine tanto tragi­ca? La Sensi spera che dall’arbi­trato promosso per contrastare i decreti ingiuntivi e la risoluzio­ne dell’accordo del 2008 esca una nuova mediazione con la banca. Gli «arbitri» Gambino e Carbonetti si vedranno nei pros­simi giorni, ma UniCredit al ri­guardo è stata chiara: ci sedia­mo a trattare solo se ci viene concesso il mandato a vendere su tutti gli asset Italpetroli, a partire dalla Roma.