IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Francesco Totti resta altri cinque anni alla Roma. Adesso cè anche la firma e, dunque, manca solo lannuncio che arriverà prestissimo. Nelle prossime ore, al massimo allinizio della nuova settimana. Evaporati anche gli ultimi dubbi, due giorni fa. Mercoledì lincontro conclusivo, con il capitano ricevuto da Rosella Sensi a Villa Pacelli per mettere finalmente nero su bianco, presenti Leonardi e Scala, commercialista e preparatore di Francesco, accompagnato dal fratello Riccardo che è di fatto il suo manager. ..
Laccordo, come si sa, è quinquennale, da circa 5 milioni netti a stagione e dunque inferiore a quello precedente. Scadenza nel giugno 2014. Ma con una clausola, allinterno della stessa intesa: una scrittura privata che può consentire alla società di interrompere in anticipo il rapporto da calciatore e di cambiare in corsa il ruolo passando nei quadri dirigenziali, per la precisione al settore tecnico. Per festeggiare la buona conclusione di una trattativa infinita, Totti ieri è tornato in campo: prima corsetta, a undici giorni dallartroscopia al ginocchio destro, per lasportazione del menisco interno.
«Un successo fondamentale per noi: allEuropa League ci teniamo e anche tanto. La classifica ora è migliore e qui verrà il Basilea. Vogliamo il primo posto nel girone» spiega Ranieri. Che si rivolge nuovamente ai tifosi: «Se ci avessero fischiato nella prima parte, non avrei avuto niente da dire: lho detto anche ai giocatori. Invece ci hanno aiutato. Abbiamo giocato male: troppo larghi, poca fluidità nella manovra. Hanno inciso le tante novità, ma dovevo far riposare qualcuno, come Perrotta: domenica cè lInter. Nella ripresa abbiamo fatto molto meglio e la gente alla fine ha capito. Siamo stati agevolati dallespulsione di Nevland ad inizio secondo tempo, ma il fallo era evidente». Chiarisce le scelte iniziali: «Vucinic e Menez non stavano affatto bene, ho utilizzato il secondo perché stava un po meglio dellaltro. Quando è entrato, ha creato spazi per gli altri. Okaka, invece, ha i numeri del superenalotto, li deve giocare. Deve diventare più cattivo, col fisico che ha. E a un bivio. Adesso sta a lui andarsi a giocare i numeri vincenti. Cicinho non è ancora pronto, ma deve andare in campo.
Non me la sento ancora di metterlo da terzino». Okaka è «felice per il gol: avevo iniziato male, non giocando da tanto». Ma ammette: «Il mio futuro è sempre in bilico. Devo sempre dimostrare qualcosa. In mezzo a tanti campioni cerco di farmi trovare pronto». Oggi verifica per Doni, uscito per un problema al retto femorale. Difficile il recupero di Burdisso. Speranze per Juan: «Non so se ce la faccio, però, per lInter».
Lunedì o martedì si vedranno i legali di Italpetroli e Unicredit. La Banca insiste: vuole il mandato a vendere per tutti gli asset, compresa la Roma.