Totti firma. Ranieri gioia doppia

06/11/2009 alle 14:55.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Francesco Totti resta altri cinque anni alla Roma. Adesso c’è anche la firma e, dunque, manca solo l’annuncio che arriverà prestissimo. Nelle prossime ore, al massimo all’inizio della nuova settimana. Evaporati anche gli ultimi dubbi, due giorni fa. Mercoledì l’incontro conclusivo, con il capitano ricevuto da Rosella Sensi a Villa Pacelli per mettere finalmente nero su bianco, presenti Leonardi e Scala, commercialista e preparatore di Francesco, accompagnato dal fratello Riccardo che è di fatto il suo manager. ..



L’accordo, come si sa, è quinquennale, da circa 5 milioni netti a stagione e dunque inferiore a quello precedente. Scadenza nel giugno 2014. Ma con una clausola, all’interno della stessa intesa: una scrittura privata che può consentire alla società di interrompere in anticipo il rapporto da calciatore e di cambiare in corsa il ruolo passando nei quadri dirigenziali, per la precisione al settore tecnico. Per festeggiare la buona conclusione di una trattativa infinita, ieri è tornato in campo: prima corsetta, a undici giorni dall’artroscopia al ginocchio
, per l’asportazione del menisco interno.




«Un successo fondamentale per noi: all’Europa League ci teniamo e anche tanto. La classifica ora è migliore e qui verrà il Basilea. Vogliamo il primo posto nel girone» spiega Ranieri. Che si rivolge nuovamente ai tifosi: «Se ci avessero fischiato nella prima parte, non avrei avuto niente da dire: l’ho detto anche ai giocatori. Invece ci hanno aiutato. Abbiamo giocato male: troppo larghi, poca fluidità nella manovra. Hanno inciso le tante novità, ma dovevo far riposare qualcuno, come Perrotta: domenica c’è l’Inter. Nella ripresa abbiamo fatto molto meglio e la gente alla fine ha capito. Siamo stati agevolati dall’espulsione di Nevland ad inizio secondo tempo, ma il fallo era evidente». Chiarisce le scelte iniziali: «Vucinic e Menez non stavano affatto bene, ho utilizzato il secondo perché stava un po’ meglio dell’altro. Quando è entrato, ha creato spazi per gli altri. Okaka, invece, ha i numeri del superenalotto, li deve giocare. Deve diventare più cattivo, col fisico che ha. E’ a un bivio. Adesso sta a lui andarsi a giocare i numeri vincenti. Cicinho non è ancora pronto, ma deve andare in campo.



Non me la sento ancora di metterlo da terzino». Okaka è «felice per il gol: avevo iniziato male, non giocando da tanto». Ma ammette: «Il mio futuro è sempre in bilico. Devo sempre dimostrare qualcosa. In mezzo a tanti campioni cerco di farmi trovare pronto». Oggi verifica per Doni, uscito per un problema al retto femorale. Difficile il recupero di Burdisso. Speranze per Juan: «Non so se ce la faccio, però, per l’Inter».

Lunedì o martedì si vedranno i legali di Italpetroli e Unicredit. La Banca insiste: vuole il mandato a vendere per tutti gli asset, compresa la Roma.