Nel mirino di Unicredit il bilancio Italpetroli

04/11/2009 alle 09:27.

MILANO FINANZA - L'avvocato Roberto Cappelli si è dimesso dal cda Italpetroli, la holding controllata al 51% dai Sensi e al 49% da Unicredit. Cappelli è il rappresentante della banca di Piazza Cordusio sia nel board della Holding sia nella As Roma, ma le dimissioni non toccano il club giallorosso. Alla base della decisione, concordata con la stessa Unicredit, ci sarebbe la volontà di avere maggiore spazio di manovra come avvocato dell'istituto, di credito nella battaglia legale coi Sensi. Su Italpetroli pesa infatti un'esposizione debitoria di 400 milioni. Un passivo da restituire quasi interamente a Unicredit attraverso un piano di ristrutturazione concordato tra le parti e completamente disatteso dalla famiglia ..

Per questo i legali della banca hanno deciso di rivolgersi al Tribunale, inizialmente avanzando la richiesta per il pignoramento di 13 asset di Italpetroli. Ma non solo. Oltre al Tribunale, a essere tirati in mezzo sono stati autorevoli professori universitari. E' infatti allo stato iniziale un arbitrato che vede come rappresentante dei Sensi il professor Agostino Gambino, mentre per Unicredit è stato scelto il professor Francesco Carbonetti coadiuvato dal professor Valerio Di Gravio. Oggetto del contendere: la risoluzione del patto di riscadenziamento del debito che secondo la famiglia Sensi è invalida.

Secondo quanto risulta a MF-Milano FInanza, comunque, nelle prossime ore è previsto un incontro tra Gambino e Carbonetti proprio per cercare di trovare una soluzione alla controversia. Unicredit, però, è disponibile a una sola condizione: che la famiglia Sensi conceda un mandato a vendere tutti gli asset di Italpetroli, compresa la Roma. Ed è proprio su questo punto che si giocherà la partita. L'ad del club, Rosella Sensi, si è sempre detta contraria, ma adesso lo scontro è diventato molto più evidente. Tra le opzioni, infatti, sul tavolo di Unicredit c'è anche quella di impugnare il bilancio della stessa Italpetroli per mancanza di continuità aziendale. Resta nell'ombra per ora l'imprenditore farmaceutico Francesco Angelini, che non ha accantonato l'idea di acquistare il club. Per preparare una manifestazione d'interesse si starebbe facendo coadiuvare, secondo quanto risulta a MF-Milano FInanza, da Kpmg.