Julio Sergio: "Sono pronto"

08/11/2009 alle 10:47.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Claudio Ranieri le ha provate tutte. Ha caricato la squadra alla vigilia della partita contro l’Inter, ha provato la difesa che dovrà af­frontare l’attacco più forte del campionato. A un certo punto il tecnico ha chiamato i difenso­ri e ha lavorato sui movimenti di Milito e di Eto’o spiegando ai suoi giocatori quali contromosse adottare contro i due micidiali at­taccanti nerazzurri. In difesa ha schierato Motta, Andreolli, Me­xes e Riise. Dovrebbe partire con loro. Il dubbio è a centrocampo. Guberti dal primo minuto resta favorito, perchè in questo mo­mento Ranieri non vorrebbe abbandonare il 4­4-2, il modulo con il quale la squadra ha dimo­strato di trovarsi meglio. L’esterno è stato elo­giato dal tecnico alla fine della partita contro il Fulham. Guberti...

«La partita di Kiev ha dimostrato che l’In­ter non molla mai. Ha una rosa che le consente di essere protagonista in tre competizioni. L’In­ter è una delle squadre più forti al mondo, che può arrivare fino in fondo in campionato e in » . Un’altra ipotesi da tenere in considerazione con il 4- 4- 2 poteva essere quella con Cassetti più alto, davanti a Motta. Ma Ranieri non lo vede molto in questa posizione.

L’altra soluzione prevede il ritorno al centro­campo a rombo, con Brighi e Perrotta interme­di, vertice basso e Pizarro vertice al­to. In passato, però, il ricorso al rombo non ha funzionato. L’impressione è che Ranieri tenti di ricalcare la partita di Milano di venti giorni fa, quando mise paura al Mi­lan con una squa­dra abile nelle ri­partenze e con il 4­ 4-2, che può essere anche un 4- 4- 1- 1, con Menez alle spalle di Vucinic.


Il tecnico è sembrato molto carico durante l’allenamento. Ha incoraggiato i giocatori, li ha incitati, e compagni hanno risposto mettendo molta voglia nell’allenamento. Ra­nieri li ha sollecitati in continuazione, chieden­do movimenti senza palla, grinta, velocità. Quello di ieri mattina è stato un buon allena­mento. Ranieri si è rivolto spesso al gruppo, salvo qualche eccezione, come quando ha elo­giato Cerci un paio di volte per i movimenti che stava eseguendo in campo.



Per stasera è out anche Burdisso, che è sta­to il primo a scendere in campo, per il provino decisivo. L’argentino ha svolto lavoro indivi­duale per 40 minuti, prima corsa di riscalda­mento, poi ha forzato a ritmi sempre più eleva­ti. Non ha lavorato con il pallone, sente ancora dolore al polpaccio e non è stato convocato. Salterà la sfida contro i suoi ex compagni.



TOCCA A JULIO SERGIO
- Il portie­re brasiliano torna titolare dopo l’infortunio muscolare che lo co­strinse ad uscire nel primo tem­po di del 4 ottobre scorso. Quel giorno la Roma vin­se, così come ha vinto giovedì, quando Julio Sergio ha preso il posto di Doni nella ripresa. Ci pensava ieri, pri­ma di imbarcarsi a Fiumicino: « Speriamo di proseguire la tradizione positiva. A Milano non ho mai giocato, questa è una grande partita. Loro sono molto forti, ma la Roma in certi ap­puntamenti ha sempre fornito grandi presta­zioni. Sono fiducioso anche questa volta. Gio­vedì scorso non sono stato quasi mai impegna­to, ma a San Siro prevedo molto lavoro. Non mi preoccupo. Mi sono preparato bene, non è ve­ro che la Roma è spacciata» .