LEGGO (V. LO RUSSO) - Tre stagioni in giallorosso, numeri impietosi per Juan. Da quando (nel 2007) ha indossato la maglia della Roma fino ad oggi il brasiliano ha collezionato 67 presenze su 123 gare disputate in tutte le competizioni in cui il club è stato impegnato. Per la precisione il 54,29 % in totale, con sole 8 presenze su 18 nella stagione in corso tra campionato ed Europa League.
Di fatto il suo rendimento è calato di anno in anno e ormai il solo fatto di vederlo in campo è una sorta di miracolo. Ha un contratto a lungo termine, si è legato alla Roma fino al 2013, ma viste le circostanze si comincia a pensare allipotesi del trasferimento. «Per ora non abbiamo ricevute offerte ma se a gennaio dovesse arrivare qualcosa, ci penseremo. Dipende tutto dalla volontà della Roma», dice il suo consulente e manager che così commenta il momento complicato del suo assistito: «E dispiaciuto perché non riesce ad esprimersi al meglio, è un ragazzo molto sensibile e vorrebbe fare di più».
Intanto è cosa certa che salterà il doppio appuntamento con Fulham e Inter mettendo in crisi il suo allenatore già orfano di Burdisso. E, a questo punto, molti si domandano che cosa accadrà con la convocazione in Nazionale: «Vorrebbe andare», ha detto il suo manager. E la società giallorossa lo permetterà?
Ranieri ieri è intervenuto alla festa degli 80 anni di Campo Testaccio, quartiere dove è nato e cresciuto, occasione per tornare a parlare del momento della Roma e delle contestazioni: «Io devo difendere la squadra e i giocatori, giocare con la paura e lintimidazione è la peggior cosa. Vucinic va aiutato. Siamo a quattro punti dallinferno e a quattro dal paradiso». Insomma, è nel limbo.