Check up Roma: Ranieri ne boccia cinque, ok i giovani

14/11/2009 alle 10:18.

GASPORT (S. BOLDRINI) - Le liste di Ranieri. Pro­mossi e bocciati. Dopo 14 parti­te — otto in campionato e quat­tro in Europa League — e set­tantacinque giorni di lavoro, dopo un buon inizio, una crisi centrale e la «ripresetta» delle ultime tre esibizioni alcune scelte sembrano chiare. Ranie­ri ha dato una possibilità a tut­ti, o quasi: ha utilizzato 26 gio­catori, compresi Lobont e Pit.

I promossi Julio Sergio, Menez, Okaka, Faty, Cassetti hanno convinto Ranieri. Julio Sergio quasi sicuramente sarà il nuo­vo titolare. Ha un solo gol nella coscienza, quello di Miccoli a Palermo. Il brasiliano ha convinto Ranieri per la serie­tà e l’impegno negli allenamen­ti e il rendimento in partita. Ju­lio Sergio, nonostante tre sta­gioni vissute da «terzo miglior del mondo» è riuscito ad inserirsi subito. Comanda la difesa. È tranquillo. È affidabi­le. Menez ha avuto una cresci­ta esponenziale da Milano a Mi­lano, dalla gara con il Milan a quella con l’Inter. Le due esibi­zioni al Meazza hanno propo­sto ad alti livelli un ragazzo dal talento sicuro, ma che era sem­pre apparso come un poeta ma­­ledetto, bravo, ma indolente. Okaka ha steccato a Londra, ma si è ripreso nella gara 2 con il Fulham e nelle gerarchie di Ranieri ha scavalcato Baptista. Cassetti è un giocatore che Ra­nieri ritiene «prezioso». Faty ha avuto spazi imprevisti: con­tro il e contro l’Inter. In crescita anche Andreolli.

I bocciati Brasile indietro tutta. Doni, Baptista e Cicinho guida­no la pattuglia dei giocatori che non hanno convinto l’alle­natore. Il ha litigato con il Pellizzaro, Baptista ha giocato due gare or­rende, Cicinho ha avuto solo mezz’ora a disposizione. Juan gioca poco per i problemi fisici e ora è protagonista del conten­zioso tra Roma e federazione brasiliana. Male anche Guberti — che però con il Fulham ha dato una grande risposta sul piano del carattere —, Cerci— che invece aveva avuto un’aper­tura da parte dell’allenatore —. A metà del guado solo Tad­dei e Brighi: per loro il giudizio è rinviato.

L’allenatore ha dato una chance a tutti, compresi e Pit e, intoccabili a parte, ha operato delle scelte coraggiose.