CORSPORT - In giorni di contestazione e di poche migliaia di spettatori paganti presenti allOlimpico, può far bene fare un tuffo nel passato. Vedere le immagini in bianco e nero del Campo Testaccio, il tempio della Roma delle origini, ricordare i suoi eroi, ammirare le tribune stracolme di pubblico. Un calcio diverso e un tifo diverso. A ottanta anni dalla nascita di Campo Testaccio ricordare quella realtà è quanto mai attuale...
MOSTRA - E anche per questo che lUnione Tifosi Romanisti ha voluto celebrare con una mostra fotografica lanniversario della nascita di uno stadio che ancora oggi rappresenta il simbolo di un certo modo di vivere il calcio e la passione per la Roma. E per questo che ieri pomeriggio al Top Five in via di Monte Testaccio non è voluto mancare proprio nessuno con tanti protagonisti della Roma del passato e del presente. A partire da Amedeo Amadei, il fornaretto, il centravanti che tante volte ha fatto gridare di gioia il pubblico del Campo Testaccio fino ad arrivare, risalendo nella storia della Roma, a Claudio Ranieri, lallenatore del presente romanista, legato a doppio filo a quel modo di vivere la Roma che rappresenta il Campo Testaccio.
IL RITORNO - E cresciuto proprio lì a pochi metri dal luogo dove si trovava il vecchio stadio. Ed è per questo che Ranieri ha voluto a tutti i costi essere presente alla serata, perché «essere qui oggi è un po come essere ritornato alla base, dopo aver lasciato Roma giovanissimo e aver girovagato per il mondo in tutti questi anni». Tanti ricordi per chi a Testaccio ha vissuto e respirato il romanismo più verace. Ricordi come quelli della signora Maria Sensi che ha sottolineato il legame tra la famiglia Sensi e il Campo Testaccio, con Silvio Sensi, padre di Franco, tra gli artefici di quella Roma e di quellimpianto.
VECCHIE GLORIE - In campo però, in quella Roma del Campo Testaccio che fu poi capace di conquistare il primo scudetto nella stagione 1941/42, ma sul palcoscenico dello Stadio Nazionale, attuale Stadio Flaminio, cerano giocatori straordinari come Amedeo Amadei. Uno dei più grandi bomber della storia giallorossa coglie loccasione per rivolgere il suo appello ai tifosi. «La Roma si ama e a lei si vuole sempre bene. Bisogna incoraggiarla a fare di più e meglio, per dare soddisfazioni a noi tifosi. Ultimamente la squadra è un po' modesta, e non dà soddisfazioni, ma domenica ha giocato con voglia. Questo deve far piacere ai tifosi». Insieme a lui anche Giacomo Losi, generazioni diverse, ma stessa passione per la Roma e poi i figli dei vari Bernardini, Luduena, Bodini, e Giorgio Rossi, il massaggiatore che con i suoi 52 anni di attività allinterno dello spogliatoio romanista, rappresenta un pezzo di storia giallorossa.