Vucinic: "Farò di tutto per essere a San Siro e per tornare al gol proprio contro il Milan"

15/10/2009 alle 09:38.

CORSPORT (D'UBALDO) - Queste le parole di Mirko Vucinic rilasciate al quotidiano di piazza indipendenza relative al suo stato fisico e alle chances di giocare domenica sera a Milano.
Vucinic come sta la zampa d’oca?
“Molto meglio, ho un’infiammazione sotto al ginocchio che i medici chiamano così. Anche oggi (ieri, ndr) ho fatto un buon allenamento sulla corsa e sono molto fiducioso. È stato un allenamento importante e che si è concluso senza alcun fastidio”

Vucinic come sta la zampa d’oca?

“Molto meglio, ho un’infiammazione sotto al ginocchio che i medici chiamano così. Anche oggi (ieri, ndr) ho fatto un buon allenamento sulla corsa e sono molto fiducioso. È stato un allenamento importante e che si è concluso senza alcun fastidio”

Quindi è ottimista per domenica?

“Sono sempre ottimista e per domenica ce la metterò tutta per esserci”

Anche perché contro il Milan ha un conto aperto giusto?

“Ho fatto diversi gol ai rossoneri e spero di farcela per allungare la serie positiva, ma soprattutto per rompere il ghiaccio visto che finora non ho ancora segnato in campionato”

Contro il Milan sembra metterci qualcosa in più

“E’ una grandissima squadra, si gioca in un grandissimo stadio. Mi piacerebbe sbloccarmi proprio a San Siro”.

Al Milan due gol di testa che non esattamente la sua specialità…

“Si, da questo punto di vista devo migliorare ancora. In quelle occasioni mi è andata bene”.

Il suo unico gol, a luglio al Gand, lo dedicò a sua sorella. Ha pronta un’altra dedica?

“Il prossimo gol lo voglio dedicare al direttore sportivo Daniele Pradè, perché è lui che mi ha portato qui e gli sono riconoscente. Solo io e il mio procuratore sappiamo quanto lui abbia inciso nella trattativa per il mio acquisto. Insieme alla dottoressa Mazzoleni”.

Il Milan in crisi vi spaventa o può essere un vantaggio?

“Loro sono una grandissima squadra. In crisi o no, ci metteranno qualcosa in più per uscire dal periodo negativo”.

Visto da fuori quale può essere il male del Milan?

“Non so quale sia il problema. Già fai fatica a capire i problemi da dentro, figuriamoci da fuori”

La Roma ha risolto i suoi?

“Diciamo di sì. Sono arrivate le vittorie, è tutto più facile. Speriamo di continuare come stiamo facendo. Sempre con la testa giusta e con il massimo impegno in allenamento”

Come hai vissuto il cambio di allenatore?

“Avevo un bel rapporto con Spalletti e penso di averlo anche con Ranieri. Ora gioco più vicino alla porta avversaria, con Spalletti a volte mi capitava di fare l’esterno a sinistra sulla linea dei trequartisti. Da attaccante mi muovo meglio”.

Ranieri ha detto che se lei lavorerà bene potrà diventare tra i più forti d’Europa. È d’accordo?

“Il tecnico mi sollecita spesso da questo punto di vista. In questi giorni cerco di insistere ad allenarmi con la mentalità giusta per diventare uno dei migliori”

Cosa le manca per esserlo?

“La continuità di allenamento. Ho sempre qualche acciacco che non mi permette di averla. E giocare con pochi allenamenti nelle gambe è dura”.

Con Ranieri la Roma ha fatto undici punti. Cosa è cambiato?

“Ranieri è stato bravo a trasmetterci la sua grinta, la voglia di crederci fino alla fine. Non dobbiamo mai mollare fino all’ultimo fischio dell’arbitro. Con questo atteggiamento abbiamo recuperato diverse partite nel finale”

Se non dovesse farcela sarà lei il centravanti. Responsabilità in più?

“Sì, ma non mi spaventa. Se non mi assumessi le mie responsabilità non farei il calciatore. Francesco è molto importante per noi, uno come me non potrà mai sostituirlo. Cercherò di mettermi a disposizione della squadra. Ma se ci sarà anche lui è meglio: con Francesco è facile per chiunque giocarci accanto”

In questi giorni si parla molto del ritorno di in Nazionale. Lei è il compagno più vicino a France­sco, visto che giocate entrambi in attacco. Le ha mai confidato la sua ambizione di tornare in azzurro,magari durante un allenamento?

« No, non ne abbiamo mai parlato. Questa decisione spetta a lui. Alla fine non so cosa farà, giuro che non lo so » .

E allora a proposito di Nazionale, lei che è il leader e capitano del Montenegro, non teme di essere offuscato da Jovetic, un giovane che nella sta facendo strada?

« No, anzi, io spero che cresca an­cora. E’ un ragazzo che se lo meri­ta. Un bravissimo ragazzo. Sta mi­gliorando molto e la sua migliore qualità è quella di usare la testa. Nella nostra Nazionale ci sono tan­ti bravi calciatori, ma la testa la usano poco e si sentono già arriva­ti. Jovetic è umile, gli do consigli, sono contento che nella stia trovando spazio » .

Quale traguardo si pone que­st’anno in fatto di gol? Ancora a secco in campionato, può darsi che quando comincia non si fermi più...

« Intanto è importante comincia­re. Sono stato un po’ sfortunato, ho preso qualche palo... Ma la cosa che mi interessa di più è che la squadra trovi continuità e acquisti sicurezza. Quest’anno siamo parti­ti male, ora piano piano stiamo mi­gliorando. Quello che mi sta più a cuore è recuperare con la Roma una posizione di classifica più gra­tificante » .



Ranieri ha deciso di insistere con il 4- 4- 2. Un modulo che sembra congeniale alle sue caratteristiche


« Sì, mi trovo molto bene quando gioco in avanti » .

E’ d’accordo con chi dice che quella di domenica può essere la partita della svolta del campionato della Roma?

« Mah, non direi, mancano ancora tantissime gare, siamo ancora al­l’inizio. E’ presto. Ma un risultato positivo, per allungare la serie, ci darebbe più convinzione » .

In estate si è parlato di una sua cessione. Ha mai pensato davvero di andare via?

« Io a Roma sto bene, ma i matri­moni si fanno in due... » .

C’è stata la possibilità concreta di lasciare la Roma?

« C’è stato qualcosa con il Totten­ham. Però anche a loro ho ripetuto che stavo bene alla Roma. Finché la Roma mi vorrà, non vedo perchè dovrei andarmene » .

Si è cominciato a parlare del nuo­vo stadio. nel giorno della presentazione ha detto che spera di giocare nell’impianto di pro­prietà della Roma. Quel giorno Vu­cinic ci sarà?

« Non lo so, nel calcio non sai mai quello che succede domani. Posso solo dire che io sto molto bene qui » .

Il dei arri­vato con Ranieri, Sergio Pellizza­ro, la incita speso, in allenamento ma anche a bordo campo, dalla panchina aggiuntiva. Cerca di pungolarla?

« Mi ha preso a cuore. Con le sue battute mi dà la carica, anche du­rante le partite » .



Forse cerca di svegliarla. I suoi critici dicono che spesso lei si as­senta, si addormenta...

« Ma no, a volte sono stanco, ho bisogno di recuperare » .

Oppure, per il suo carattere ha bisogno di avere sempre una scari­ca di adrenalina per rendere al massimo...

« Credo che per tutti sia così, in qualsiasi attività » .