Totti ha in testa un altro record

12/10/2009 alle 09:14.

CORSPORT (P. TORRI) - Francesco Totti ha sempre detto che uno dei segreti per spiegare la sua longevità agonistica, è sempre stato quello di porsi degli obiettivi. I numeri dicono chiaramente che il segreto ha funzionato. E Totti vuole proseguire nel farlo funzionare. Conti­nuando a porsi degli obiettivi nuovi.



Se ancora non lo avesse scoperto, gliene proponia­mo un altro. Il capitano della Roma è stato già cele­brato per il suo record di gol realizzati tutti con la stessa maglia, 184 reti che gli hanno permesso di met­tersi alle spalle un campione come Giampiero Boni­perti, l’unico altro giocatore in grado di realizzare tutte le sue reti con la stessa maglia, in questo caso quella della . Una classifica, quest’ultima, che prendeva in considerazione solo quei giocatori che per tutta la loro carriera avevano indossato sempre gli stessi colori non diventando mai protagonisti di nessun tipo di trasferimento.



In realtà, però, c’è un’altra classifica che, al momento, vede sul terzo gradino del podio, alle spalle di due mi­ti come quelli di Nordahl e Meazza. Il primo ne ha segnati con la maglia del Milan 210 (per poi salire a 225 con quel­la della Roma), il secondo con l’Inter ne ha
a segno 200 (in tutto sono 220 con le reti realizzate con , Milan e Atalanta). Dunque per c’è an­cora lo stimolo di salire in classifica. Non è peraltro neppure troppo lontano, sono sedici le reti che lo di­vidono da Meazza, ventisei da Nordahl. Dovesse con­tinuare a segnare con la media delle prime sette gior­nate (sei gol), il secondo gradino del po­dio potrebbe essere raggiunto già in questa stagione. E poi, visto che presto ( si spera) firmerà un rinnovo contrat­tuale con la Roma sino al trenta giugno del 2014, anche l’obiettivo di superare il gigante svedese come numero di reti realizzate con la stessa maglia, non do­vrebbe rappresentare un’impresa im­possibile.



Questa ulteriore scalata, il capitano giallorosso la ricomincerà proprio a Milano, cioè nella à che ha visto le imprese dei due grandi campioni che lo pre­cedono in questa graduatoria. In uno stadio, oltretut­to, dove negli ultimi anni ha regalato gol e giocate che hanno portato anche agli applausi da parte della tifoseria avversaria. Sarà una motivazione in più per per esserci alla ripresa del cam­pionato, domenica prossima, contro il Milan. Il ginocchio infortunato contro il
, in occasione del
vincente che ha deciso la partita, è quasi guarito, la visita dal professor, Mariani è anda­ta bene, dopo la domenica e il lunedì di riposo concessi da Ranieri, domani il capitano romanista sarà di nuovo a Tri­goria per cominciare un programma di lavoro specifico che come obiettivo ha quello di far­lo scendere in campo contro il Milan. E’ un program­ma che già nella giornata di domani prevede il ritor­no alla corsa in campo del giocatore e dopo, tra mer­coledì e giovedì, la ricomparsa del pallone. Se tutto andrà come si spera, sarà pronto per la sfida contro i rossoneri di Leonardo. Per ricominciare la scalata a questa nuova classifica. Perché lui è uno che si pone obietttivi. E la storia e i numeri dicono che quegli obiettivi, li ha sempre raggiunti.

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IL BILANCIO DEL NUMERO DIECI GIALLOROSSO

Dodici gol, due trofei vinti, un cucchiaio da favola: San Siro terra di conquista

Prima di vincere a Milano, ha dovuto attendere tredici anni. Ma nelle ultime stagioni è risultato quasi sempre protagonista

Per la Roma e per , San Siro per anni ha rappresen­tato un vero e proprio tabù, ma è anche uno degli stadi che gli ha visto segnare alcuni dei suoi gol più belli e che lo ha visto solleva­re due dei cinque trofei vinti nel­la sua carriera romanista, la Cop­pa Italia e la Supercoppa di Lega nel 2007.



TREDICI ANNI - E pensare che per vincere a San Siro, ha dovu­to attendere ben tredici anni. L' 11 settembre 1994, il giorno della vittoria giallorossa a San Si­ro grazie all'autogol di Gianluca Festa, Carlo Mazzone decise di non far scendere in campo il gio­vanissimo talento di . Il futu­ro capitano della Roma aveva pe­rò già fatto il suo esordio nello stadio milanese il 23 aprile dello stesso anno e tra Inter e Roma era uscito solo un pareggio ( 2- 2). Per una vittoria a San Siro, dice­vamo, ha dovuto attendere tredici anni.



RIVINCITA - Negli ultimi anni pe­rò e la Roma si sono presi non poche rivincite a San Siro. Prima di tutto infrangendo il ta­bù della prima vittoria che il ca­pitano giallorosso ha ottenuto il 26 ottobre 2005 contro l'Inter. Un 2- 3 finale in cui la classe di ha pesato come un macigno. Do­po il vantaggio siglato da Montel­la, infatti, il numero 10 ha realiz­zato prima il 2- 0 con un cucchia­io straordinario che Julio Cesar ricorda ancora come il più bel gol subito nei suoi anni italiani e poi il 3- 0 su calcio di rigore. A poco in quel caso servì la doppietta di Adriano. Ancora più attesa, inve­ce, la prima vittoria a San Siro contro il Milan, in questo caso datata 11 novembre 2006. Anche in quel caso fu determinan­te con una doppietta a firmare l' 1- 2 finale.



TRIONFI
- Nella gestione Spallet­ti, San Siro divenne vero e pro­prio terreno di conquista per la Roma. Memorabile la vittoria per 2- 1 contro il Milan nel 2006. Una serata straordinaria infarcita dall'ennesima ( la terza in carrie­ra) doppietta di contro i ros­soneri e dalla rabona di Alberto Aquilani. Poi, nella stessa stagio­ne, la vittoria in campionato per 3- 1 a rovinare la festa dell'Inter Campione d'Italia di Roberto Mancini e ancora la soddisfazio­ne di alzare la Coppa Italia nella Milano nerazzurra poche setti­mane dopo. Una soddisfazione bissata nella prima gara ufficiale della stagione seguente quando procurò il rigore, poi tra­sformato da , che valse alla Roma la Supercoppa di Lega.



BILANCIO - In campionato ha giocato complessivamente 27 partite a S. Siro contro Milan e Inter. Il bilancio è di 4 vittorie, 9 pareggi e 14 sconfitte. Dieci le reti segnate ( equamente divise tra rossoneri e nerazzurri), cui si aggiungono le due messe a segno in Coppa Italia contro il Milan nella stagione 2002/ 2003.