GASPORT (S. BOLDRINI) - C'era una volta Hessa. Questa storia comincia infatti ad Hessa, l'isola più ad Ovest della municipalità di Alesund, città della costa occidentale della Norvegia. La scuola elementare, skole in norvegese, è visibile su internet. In questa scuola, hanno imparato a leggere e scrivere i fratelli John Arne e Bjorn Helge Riise. A Hessa i fratelli Riise hanno cominciato a giocare a calcio, sul campo sormontato dalla montagna, Sukkertoppen. Domani i due fratelli giocheranno contro in Fulham-Roma..
I Riise nel pallone Una famiglia nel pallone, i Riise. Il più talentuoso, John Arne, 29 anni, mancino, esterno sinistro, alla Roma dal 2008, ha già indossato 84 volte la maglia della Nazionale norvegese, segnando 12 gol. Riise è stato il miglior marcatore della Norvegia nelle eliminatorie mondiali con tre reti, ma è stata fatica sprecata: la nazionale scandinava, ultima tra le seconde, non farà neppure i playoff. Bjorn Helge, 26 anni, esterno destro, passato il 22 luglio 2009 dal Lillestroem (86 gare e 10 gol) al Fulham per due milioni di sterline, ha giocato 20 gare e firmato 1 gol con la Nazionale.
Il fratello Bjorn è meno dotato del fratello e infatti finora al Fulham è stato una comparsa: 8 presenze, di cui 5 dall'inizio e 3 partendo dalla panchina. Zero gol, un'ammonizione: tutto qui. Bjorn ha il culto del fratello: non a caso ha scelto lo stesso numero di maglia, il 17. Bjorn, come John, ha cominciato a fare sul serio nell'Alesund, il capoluogo a 10 km da Hessa. Nel 2003, il Manchester City e il Cardiff s'interessarono a lui, ma l'Alesund bloccò il trasferimento, reclamando un indennizzo di 160 mila euro, impugnando il regolamento Uefa. La madre Berit si presentò negli studi di Tv 2 - il secondo canale norvegese - e accusò l'Alesund e la federazione di "uccidere i sogni del figlio". La Premier League sfumò: Bjorn passò allo Standard Liegi (17 gare) e, successivamente, al Brussels (31), prima di tornare in Norvegia, al Lillestroem.
La mamma La grinta di Berit Riise viene da lontano. Si separò dal marito quando i figli erano piccoli - il papà è morto di cancro nel 2001 - e li ha cresciuti lavorando sodo: faceva l'infermiera. In casa c'era un'altra bocca da sfamare: Camila, la sorella più piccola. Anche Camila è stata sedotta dal calcio: gioca in una squadra di dilettanti in Norvegia. Mamma Berit, invece, si è messa a studiare e ora ha la licenza Uefa: si occupa lei dei figli. Ha lasciato Alesund e la costa occidentale: la signora Riise si è trasferita in una cittadina non troppo lontana da Oslo, la capitale. Domani sera potrebbe esserci anche lei in tribuna, al Craven Cottage. I Riise brothers contro sono uno spettacolo anche per lei. Persino in Norvegia vale il vecchio detto: i figli sono piezze 'e core.