Fratelli Riise fascia a fascia

21/10/2009 alle 09:19.

CORSPORT - Bjorne Helge (Fulham) - Ha pensato anche di lasciare Londra, la grande occasione (G. MARCOTTI).
Non è facile crescere all'ombra di un fratello illustre. Quando John Arne Riise lasciò la Norvegia per la Costa Az­zurra e per le promesse del Monaco, il fratellino Bjorn aveva appena quindici an­ni. E se le cronache scandi­nave seguivano ogni passo del fratello più grande - ­dal Monaco al Liverpool alla Roma - ­Bjorn spesso passava in sordina. Anzi quan­do toccò a lui fare il grande salto - il connazionale Ole Martin Aalst gli aveva organizzato qualche provino - ebbe un ri­pensamento meditando seriamente di lasciare il cal­cio e dedicarsi agli studi. Ormai aveva 19 ..

Non è facile crescere all'ombra di un fratello illustre. Quando John Arne Riise lasciò la Norvegia per la Costa Az­zurra e per le promesse del Monaco, il fratellino Bjorn aveva appena quindici an­ni. E se le cronache scandi­nave seguivano ogni passo del fratello più grande - ­dal Monaco al Liverpool alla Roma - ­Bjorn spesso passava in sordina.

Anzi quan­do toccò a lui fare il grande salto - il connazionale Ole Martin Aalst gli aveva organizzato qualche provino - ebbe un ri­pensamento meditando seriamente di lasciare il cal­cio e dedicarsi agli studi. Ormai aveva 19 anni, a dif­ferenza del fratello non sta­va bruciando le tappe. Per fortuna cambiò idea ed im­pressionò lo Standard Liegi al punto che la squadra bel­ga gli offrì subito un con­tratto. Due anni e mezzo in Belgio (il secondo in presti­to al Bruxelles) poi il rien­tro in patria, al Lillestroem e il salto di qualità . L'aria di casa gli faceva bene. Nel 2006 arrivò addirittura in Nazionale (in tutto ha colle­zionato venti presenze, se­gnando un gol), afferman­dosi come uno degli esterni più interessanti del cam­pionato norvegese. Già , esterno, proprio come il fratello, ma in realtà , a par­te questo, gli assomiglia poco. Bjorn è infatti più brevilineo, meno potente, più creativo. E, soprattutto, è un , mentre John è tutto mancino.


La scorsa estate ha deci­so di scommette su di lui Roy Hodgson, allenatore del Fulham, uno che di calcio ingle­se e scandi­navo si in­tende.

« E' tutto diverso dal fratello, però ha le qualità per emergere anche in Premier League - ha spiegato Hodg­son - Solamente deve un po' abituarsi alla velocità e al ritmo che c'è da noi in Inghilterra» . E in effetti Bjorn ci ha messo un po' ad adattarsi. L'esordio in cam­pionato è arrivato solo ad ottobre ( sette minuti con­tro il West Ham), ma, in compenso in Europa Lea­gue ha giocato quasi sem­pre ( cinque presenze in tutto). Contro la Roma do­vrebbe esserci, Hodgson privilegia il campionato e, finora, in Europa hanno giocato sempre e solo le se­conde linee. Sperando di dare un dispiacere al fra­tellone e, magari giocando per l'ultima volta in Europa League: significherebbe che si è conquistato un po­sto

John Arne (Roma) - E' un leader della Nazionale. Onori e gloria nel Liverpool (G. D'UBALDO)

 Riise, una famiglia per il calcio. Domani al Cra­ven Cottage i due fratelli John Aarne e Bjorn Helge si affronteranno, per la prima volta da avversari. Ma c'è anche una sorella Riise che gioca al calcio. I due fratelli si sfideranno in un duello sulla fascia. John nella Roma gioca terzino sinistro, Bjorn nel Fulham è esterno .


I due so­no compagni in Nazionale, ma entrambi domani vor­ranno vincere. Entrambi sono partiti dal­la à natale in Norvegia, Alesund, nota per il pesce, non tanto per il calcio. En­trambi hanno cominciato nella squadra locale. John ha fatto una grande carriera in Premier League con il Liver­pool ed è il giocatore della Roma con il maggior nume­ro di partite internazionali. Nella sua à c'è una scultu­ra che lo ritrae davanti all'entrata del nuovissimo Co­lor Line Stadium. Bjorn ha incontrato maggiori difficol­tà rispetto al fratello ad imporsi nel calcio che conta. Ma il 2 giugno 2007 arriva la Nazionale anche per lui, de­butta al fianco di John, uno dei veterani, poi finalmente l'approdo in Premier Lea­gue, al Fulham e la possibili­à di sfidare il fratello mag­giore.


Insieme hanno giocato diciassette partite in Nazio­nale. Per la prima volta do­mani si ritrovano contro.

In Nazionale il romanista è uno dei leader. Al punto che appena trasferitosi alla Ro­ma, il  è andato a trovarlo per concor­dare con lui programmi di lavoro e convocazioni. John Aarne Riise è alla seconda stagione in giallorosso.


Ha faticato un po' all'ini­zio con Spal­letti, poi si è conquistato un posto da titolare. An­che con Ra­nieri, alla prima partita con­tro il Siena, è andato in pan­china, ma poi è entrato e ha segnato il gol che ha permes­so di vincere la partita. Riise ha collezionato ben 102 pre­senze nelle coppe europee.

In Italia si trova benissimo, da pochi mesi gli è nata una bambina, sta imparando sempre meglio l'italiano. Ha un insegnante che lo segue da quando è arrivato. Riise è diventato uno dei beniamini dei tifosi che apprezzano il suo attaccamento alla ma­glia, la sua capacità di non mollare mai. E' uno che in campo si sacrifica anche per i compagni, che non si ri­sparmia, ma che si arrabbia anche se qualche suo compa­gno non corre. Per lui doma­ni sarà una partita speciale. Non farà sconti al fratello minore.



LA RINCORSA DI BJORN - DUE CARRIERE COMPLETAMENTE DIFFERENTI

Compagni in Nazionale, ma protagonisti di due carriere diametral­mente differenti. Il cammino di John Arne e di Bjorn Helge Riise, non po­teva essere così diverso. Mentre, in­fatti, il fratello diventava famoso e mieteva successi e sterline con il Li­verpool, Bjorn girava mezza Europa alla ricerca di fortuna. E non sempre il centrocampista oggi in forza al Ful­ham l'ha trovata, tanto che dopo il fal­limento di una trattativa tra l'Aalesund e i gallesi del Cardiff , minacciò persino il ritiro. Che non è arrivato an­che perchè Riise junior ha poi ottenuto il sospirato trasferimento all'estero. E nel 2008, finalmente, la chiamata del Fulham in Premier League.