LAROMA24.IT - E stato il gesto dellanno nei derby romani stagione 2009-10. Lo estrasse dal repertorio Francesco Totti in una serata di dicembre. La formazione giallorossa zoppicava, ma strappò la stracittadina alla Lazio grazie alla poetica girata sporca di Cassetti che fissò l1-0 finale.
Ma cosa sottende il gesto del pollice rivolto verso il basso, così rinnegato da Ledesma e compagni? Pollice verso è un'espressione latina usata nelle lotte fra gladiatori. Si riferisce al gesto della mano usato dallimperatore per decidere se graziare o uccidere il lottatore sconfitto, la decisione era spesso presa in base alla volontà del popolo sugli spalti. Nella lingua italiana la sola espressione "fare pollice verso" ha successivamente assunto il significato di "avversare", "contrastare". Ma cè addirittura una corrente che vuole il pollice verso come una pura invenzione moderna, senza alcun collegamento con lera romana. Ma la teoria è contraddittoria, rispolverando le opere latine infatti si nota come, nelle Satire, Giovenale confermi la veridicità del gesto, ma le fonti storiche propriamente dette non ne parlano. Prudenzio, usa il verbo convertere: «Et, quoties victor ferrum jugulo inserit, illa delicias ait esse suas, pectusque jacentis virgo modesta jubet converso pollice rumpi».
Lorigine dell'equivoco risale al 1872, con il quadro "Pollice verso" di Jean-Leon Gerome, che avrebbe dato per la prima volta l'interpretazione che sarebbe poi divenuta così popolare. Lo stesso Ridley Scott, nel suo film Il gladiatore, ne sarebbe stato vittima; pur venuto in un secondo tempo a conoscenza dell'errore si sarebbe comunque adeguato alla credenza popolare, al fine di non disorientare il pubblico, dirigendo l'imperatore Commodo nel familiare gesto del pollice all'ingiù. E neanche il capitano giallorosso ha voluto discostarsi dalla credenza popolare...
M.B.