
LR24 (AUGUSTO CIARDI) - A ogni morte di Papa (pace all'anima sua), se la data del decesso coincide con quella delle partite, parte la polemica. "Nessuno fermi il calcio! Che orrore! Viviamo in uno stato laico. E io sono pure ateo". Una serie di invettive che avrebbero senso se i rivendicatori di nazionalità in stato laico si battessero ogni giorno dell'anno per andare a lavorare a Natale e a Santo Stefano, nel giorno dell'Immacolata e a Pasquetta. Invece no.
Ieri i contestatori di professione postavano dal divano, mica dall'ufficio o dal cantiere o dalla fabbrica. Che erano chiusi per festa religiosa. Stato laico? Quando lo decidiamo noi. Gente che passa la vita a cercare gli incastri giusti per attaccare riposi e malattia ai ponti religiosi in modo da farsi dieci giorni a casa scalando soltanto un giorno di ferie. Ieri erano tutti anticristo, perché venivano rinviate Torino-Udinese e Genoa-Lazio. E soprattutto per i like.
Sui social leggi "in fondo è morto solo un anziano quasi novantenne", scritto da chi, il giorno prima, a Pasqua, sfruttando gli uffici chiusi da quattro giorni, postava foto in vacanza col mojito in mano in riva al mare con la didascalia "lasciatemi qui". Poi ci sono i professori di geografia, che ci ricordano come il Vaticano sia uno Stato a parte. Grazie per l'informazione, ottoppiù. Ma il Papa sta a Roma, Italia. Vescovo di Roma. Culla del Cristianesimo. Vi dicevano anche questo a scuola, ricordate? Così come la Regina Elisabetta stava in Inghilterra. Quando è morta, i campionati si sono fermati. E ci sarà stato qualche tifoso del Middlesbrough o del Coventry anti monarchico a cui nessuno ha pensato. O no?
Nessuno dei rivendicatori dei diritti del pallone si è mai visto sotto il Ministero della pubblica istruzione per protestare contro la chiusura delle scuole per una settimana Pasqua e per quasi tre settimane fra Natale ed Epifania. Feste religiose, che fanno comodo ai sedicenti atei residenti in stato laico. Ricordate alla vigilia del lockdown? "Fermano il campionato per non farcelo vincere", "che diritto hanno di chiudere gli stadi?". Popolo col viso deformato dalla polemica e sfruttato da parte di mass media che parlavano per interessi di bottega. Oppure tutti insieme appassionatamente a caccia di like nello stato laico.
Riposi in pace Santità. Glielo scrive un umile cittadino peccatore che con la religione c'azzecca poco o niente.
In the box - @augustociardi75