Vita natural Cristante

28/09/2022 alle 11:22.
cris

LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Come il contratto che verrà depositato, la cui scadenza lo condurrà quasi alla fine della carriera, dopo un percorso fatto di cambiamenti. Roma a vita per il viandante camaleonte che, a Roma, ha messo radici. Da possibile erede di Pirlo, o meglio di Montolivo, con caratteristiche ovviamente diverse, come lo vedeva e lo descriveva, anche al sottoscritto, Galliani, quando nel Milan dei giovani dimostrava di sapere essere perno della mediana, a calciatore buono per ogni ruolo e occasione. Dalla Primavera di Aldo Dolcetti, dove da finalista del Viareggio aveva meritato il premio di miglior calciatore del torneo, alla trasferta in , a neanche diciassette anni, subentrando a Robinho, a Plzen, da esordiente milanista più giovane in quella manifestazione, agli ordini di Allegri, che appena maggiorenne lo porta in estate in prima squadra, anche per la tournée americana. Doveva prendere le redini rossonere affidate all'epoca a Montolivo, ma aveva imparato a fare la mezzala come Ambrosini e veniva schierato pure, già all'epoca, regista di difesa.

Tornerà in auge, da mortifero assaltatore di mediana coi gol di una seconda punta prolifica, nell'Atalanta, che lo rilanciò perché nel frattempo non aveva trovato il suo quid al Benfica, ed era passato per Palermo e . Perché a un certo punto per il Milan era diventato occasione da plusvalenza da non perdere, perché a un certo punto pure il Milan dell'ultimo Berlusconi era costretto a fare i conti con la recessione.

Quindi la Roma, come uno dei tanti atalantini con la valigia, di quelli che da Gagliardini (all') in poi hanno spiccato il volo o quantomeno hanno provato a farlo. Non tutti con gli stessi risultati. Tutti, senza eccezioni, con un costo di cartellino mai inferiore ai 20 milioni. Prezzi alti che alzano le aspettative ed espongono a critiche spesso pretestuose. Bryan Cristante. Quelli che spaccano. L'opinione pubblica spaccata in due. La tifoseria spaccata in due. O quelli che uniscono. Gli allenatori. Perché da Gasperini in poi nessuno ha potuto o voluto fare a meno di lui. compreso, Mancini. Perché nell'Italia che cerca un perché dopo la seconda onta del Mondiale bucato, Cristante c'è. Da veterano. C'ha la faccia da buono, ma gli allenatori sono poco amanti delle teorie lombrosiane. Per loro, Cristante è uno che va in campo. Succede anche nella Roma.

Arriva quando c'è , nella mediana che perde in due mesi e , e che vede muovere gli ultimi passi di . Una mediana senza né capo né coda, immaginata con lui e Pastore ai lati di Nzonzi. Senza né capo né coda. Ripeterlo rafforza il concetto. Un po' come Perrotta nel 2004-05, viene bollato come non adatto, da bocciare all'esame del salto di qualità. Poi si riabilita. Ma non agli occhi di tutti. D'altronde, si brontola, al Milan non ha attecchito, al Benfica è durato poco più di Delneri quando andò ad allenare il Porto. Di categoria. Quello dell'Atalanta era diverso anche per mansioni. Critiche, anche in parte giustificate. Ma lui quella faccia non la cambia. Lavora. Quindi gioca. Con , con , con Fonseca, anche se non soprattutto in difesa. Con Mourinho. Che lo nomina soldato votato alla causa. Doveva fare panchina a Xhaka che non è arrivato, quindi ha sempre giocato. Dovrebbe farla a Matic che di Mourinho è un figlio acquisito, ma ancora oggi se c'è un ballottaggio lo vince spesso Cristante, che pure contro l'Atalanta, se non si fosse fatto male Dybala, avrebbe spedito in panchina proprio il serbo. Cristante c'è. E ci sarà.

Si poteva intuire il perché durante una conferenza stampa epocale, da cuori in tumulto, quando fra i mille nomi che avrebbe potuto fare , alla voce professionalità e serietà, fece il suo. Senza avere dubbi. Non a caso. Ci sono calciatori in Europa nel ruolo di Cristante più forti di Cristante? A decine, ci mancherebbe. Ma se non puoi disporre di loro, e hai lui, lo metti dentro. Saprai che il voto raramente scenderà sotto il cinque e mezzo e che difficilmente supererà il sei e mezzo, ma su di lui potrai contare tu allenatore in panchina e su di lui potranno contare i compagni in campo. Riferimento. Rassicurante. Rima facile per Cristante. Accanto a un regista puro, da metronomo lineare, da mezzala di lotta e di governo, all'occorrenza pure da centrale difensivo di scorta.

Piace ai tifosi? Non a tutti, e chi lo detesta quasi lo urla. Piace ai mass media? Non a tutti, e chi non lo apprezza quasi se lo dimentica quando c'è da fare le pagelle sui giornali. Piace agli allenatori? A tutti. Da Gasperini in poi, non potendo disporre di Kante o di De Bruyne, lo mandano in campo. E continueranno a mandarcelo mentre molti, non allenatori, continueranno a mandarlo da un'altra parte.

In the box - @augustociardi75

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