LAROMA24.IT - All'Olimpico la sera del 19 marzo 1996 la Roma ha l'arduo compito di ribaltare il 2-0 inflittogli dallo Slavia Praga nella partita di andata dei quarti di Coppa Uefa. Lo stadio è gremito e l'ambiente è da brividi: ogni tifoso sventola una bandierina gialla o rossa. I giocatori si sono resi protagonisti di una gara strepitosa dal punto di vista dell'agonismo e tattico. La prima frazione di gara si conclude a porte inviolate. Nella ripresa invece la Roma dà la scossa e passa in vantaggio al 60' con Moriero. Quando la partita sembra avviarsi verso un mesto finale ecco il colpo di un Giannini in grande spolvero: deviazione di testa e risultato che va sul 2-0 per i giallorossi a otto minuti dalla fine del secondo tempo regolamentare. La compagine allenata da Carletto Mazzone arriva così ai supplementari e l'apoteosi avviene al 99' quando Moriero, imbeccato perfettamente da un giovanissimo Totti, mette a segno la doppietta. I tifosi sono in delirio e ubriachi di gioia. Ma i loro sogni si infrangono sulla conclusione di esterno destro di Vavra: è il 113' quando la palla si insacca nell'angolino basso alla destra di un immobile Cervone. Lo Slavia Praga passa così ai quarti lasciando una città intera con l'amaro in bocca. La partita verrà ricordata sempre come una delle prove più belle e grintose in campo europeo, ma anche come una delle più grandi delusioni per il tifo giallorosso.




