LAROMA24.IT - Attilio Ferraris, detto Ferraris IV, nasce a Roma il 26 marzo 1904 da genitori artigiani: il padre ha in gestione un negozio in cui si riparano bambole, nei pressi di via Cola di Rienzo. Comincia la sua carriera calcistica nella Fortitudo, sul campo dell'Istituto Pio X, per poi passare alla Roma proprio nell'anno della sua fondazione. Esordisce in serie A il giorno in cui la squadra capitolina scende in campo per la prima volta in assoluto nella sua storia. Ferraris, amatissimo mediano, ha un carattere tipicamente romano e in campo mette una furia agonistica impressionante. Nonostante ciò è un giocatore sempre generoso e corretto fino alla fine di ogni partita: rimangono memorabili i duelli con lo juventino Raimundo Orsi. La sua personalità si fa sentire anche nello spogliatoio come accade nell'intervallo di una partita contro il Casale quando strilla ai suoi compagni:
Si trasferisce poi alla Lazio, evento che manda in rivolta la tifoseria della Roma, dopo aver disputato con questa 210 gare e mettendo a segno due reti. Dopo due stagioni passa al Bari ma la sua esperienza in Puglia dura due anni dopo i quali ritorna alla Roma. Resta solo per un campionato in seguito al quale va in serie B con il Catania. Indossa infine la maglia dell'Elettronica con la quale gioca fino all'età di quarant'anni, quando viene punito con una squalifica a vita per aver picchiato un arbitro.
In nazionale Ferraris disputa 28 incontri ed è il primo giocatore della Roma a vestire la maglia azzurra. Nel 1928 fa parte della rosa vincitrice della medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Amsterdam e sei anni più tardi si laurea campione del mondo al Mondiale del 1934 giocatosi in Italia. Muore prematuramente per un infarto nel 1947, mentre disputa una partita tra vecchie glorie. La sua tomba al cimitero monumentale del Verano riporta la lapide Attilio Ferraris - Campione del Mondo. Durante il funerale Fulvio Bernardini lesse un commovente necrologio. La sua figura rimane comunque importante poichè ha scritto le prime pagine di storia della Roma e ha rappresentato i suoi colori con un orgoglio e un carattere degno di un vero trascinatore.