Luciano Spalletti, commissario tecnico dell'Italia, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dei cronisti al termine della vittoria per 1-2 contro Israele. Gli Azzurri portato a casa la gara grazie alle reti di Frattesi e Kean e sono saliti a quota 6 punti nel Girone B della fase a gironi della Nations League. Ecco le sue parole.
SPALETTI A RAI SPORT
La squadra l'ha convinta?
"L'ha fatto in maniera splendida, tutte le insidie di cui avevamo parlato si sono visite nel primo tempo. Il fatto che siamo stati in ordine senza mai lasciarci andare troppo è stato fondamentale. La squadra è maturissima, non matura".
Come giudica la prestazione?
"Anche stasera da un punto di vista tattico sono stati bravi a riconoscere le posizioni. I calciatori sono messi nelle stesse condizioni di giocare come nei club. Sanno benissimo cosa fare, si trovano ad occhi chiusi alcune volte. Nel secondo tempo si è vista molto meglio anche la qualità nel possesso palla".
SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA
"La squadra si è mostrata molto matura nonostante la giovane età. C'era la difficoltà del traffico nella loro metà campo, era tutto molto denso e chiuso. Non è stato facile. Bisognava avere equilibrio per bloccare le loro ripartenze, dato che Israele ha giocatori brillanti con frequenza e qualità. Siamo stati bravissimi a soffrire così poco. Non ci siamo innervositi e abbiamo creato tante occasioni. Ciò che va messo in evidenza è lo spessore di maturità di questi ragazzi, nel primo tempo l'età media era davvero bassa".
Frattesi è il suo centravanti mascherato? Kean andava cercato di più?
"Frattesi anche quando non si vede dentro le azioni fa un importante volume di lavoro, aiuta sempre la squadra permettendole di essere in superiorità. Ha qualità di inserimento e si fa trovare sempre al posto giusto, è un calciatore importantissimo per noi. Kean l'abbiamo cercato poco, andava servito maggiormente in profondità sfruttando la sua velocità. Nel secondo tempo però la partita è cambiata e abbiamo fatto molto bene. L'Israele si è scoperto e noi abbiamo sfruttato le nostre qualità nella loro metà campo. Abbiamo vinto grazie alla maturità, è un grande segnale per ciò che riguarda la nostra squadra".
Cosa ti porti a casa da questi otto giorni?
"Saranno tutte riflessioni molto positive. Questa convocazione è stata molto pensata, sono stato soltanto a pensare a questo durante l'estate. Volevo ringiovanire e le risposte sono state perfette, quelle che mi aspettavo. Ho modificato qualcosa e la squadra ha fatto vedere di avere le qualità che mi aspettavo, abbiamo giocato due buonissime partite. Ora c'è solo da rafforzare l'idea iniziale e stare attenti affinché qualcuno non si inserisca nel gruppo oltre a quei 2-3 che già fanno parte di questo gruppo ma abbiamo lasciato a casa".
Qual è a suo avviso la forza di Israele?
"La frequenza, il passo dei calciatori offensivi e la qualità tecnica. Sono una buona nazionale e stanno lavorando bene".
Come pensi di inserire Chiesa in questo 3-5-2?
"Mi immagino che possa giocare come sottopunta, ma più libero di poter andare sulle fasce. Questo 3-5-2 può essere a volte anche con una punta centrale e una punta aperta, non deve essere per forza con due punte centrali".
In cosa questa squadra può e deve migliorare?
"Stasera è emerso che bisogna essere più bravi negli spazi stretti. Abbiamo bisogno di un po' più di qualità, senza però perdere equilibrio nella fase difensiva come è accaduto in queste due partite. Questo sistema con tre centrali funziona, poi è chiaro che molto dipende anche dagli interpreti che scendono in campo".