Dal ritiro della nazionale italiana ha parlato il portiere Salvatore Sirigu che nella partita contro l'Inghilterra ha fatto il suo esordio in un mondiale. Queste le parole del numero 12 azzurro:
"Come stai? Ho avuto una botta di caldo e stanchezza stamattina, perché abbiamo fatto un viaggio lunghissimo ieri. Ero sfinito, ma nel complesso sto bene e sono abbastanza contento. Costarica? Non mi ha sorpreso tanto perché avevo sempre sostenuto che la Costarica sarebbe stata un avversaria difficile per tutti. Mi è capitato di giocare in Champions contro Campbell e mi aveva già impressionato: sapevo che sarebbe stato un giocatore che, in questo Mondiale, con questo clima, avrebbe potuto esprimere tutto il suo potenziale. La Costarica è una squadra fisica, che corre, quindi, con il clima che troveremo, sarà molto difficile averne ragione. Partita chiave? È importante perché una vittoria può essere decisiva per entrambe per vincere il girone. È una gara delicata per tutte e due. Noi vogliamo assolutamente vincere, loro hanno voglia di soffrire e non credo che si fermeranno alla prima partita. La loro vittoria contro l'Uruguay ha un po' scombussolato le previsioni su questo Mondiale. Chi gioca venerdì? Non lo so, sono tranquillo e sereno come lo ero nei giorni scorsi. Mi allenerò normalmente e speriamo e di recuperare presto in campo Buffon. Abbiamo voglia di averlo di nuovo in campo, con le sue parole, il suo carisma e la sua personalità. Gigi è il titolare e non sarà di certo una partita fatta bene a cambiare le gerarchie. Buffon non è soltanto un giocatore, ma rappresenta qualcosa di più. Non è una gara tra me è lui, ma in Nazionale ognuno deve portare il ruolo che ha: io ho pensato a fare la mia partita per dare il mio contributo all'Italia, non a rubargli il posto. I paragoni o l'eventuale successione non esiste perché non è la realtà: tante volte bisogna essere realisti"