Al Franchi termina 2-2 nella 28esima giornata di campionato tra Fiorentina e Roma: i giallorossi pareggiano per ben due volte con le reti di Aouar e, allo scadere, di Llorente. Dopo la partita il centrocampista giallorosso, autore del primo gol, ha parlato ai microfoni dei cronisti. Le sue dichiarazioni:
AOUAR A DAZN
State meglio col 4-3-3 in campo?
“Per noi è lo stesso, dobbiamo giocare bene a prescindere dal modulo. Siamo professionisti, quindi dobbiamo essere pronti per qualsiasi formazione”.
Nell’esultanza al gol di Llorente hai in mano la mascherina di Ndicka: gliel’hai tolta tu?
“Sì. Lui non vedeva bene con la mascherina, quindi gli ho detto di darmela. Poi ha fatto l’assist, quindi è andata bene”.
Quindi l’assist è merito tuo?
“No, no, è tutto merito suo”.
Dopo un grande recupero a centrocampo hai incitato la squadra.
“Era un momento molto emotivo, eravamo in difficoltà nei duelli. Avevamo bisogno di mettere un po’ di presenza fisica e io l’ho fatto”.
Cos’è cambiato dentro di te in queste 10 partite con De Rossi?
“Dopo la Coppa d’Africa ero un po’ in difficoltà dal punto di vista mentale, è stata una competizione difficile per quanto riguarda il risultato. Mi alleno forte ogni giorno e il mister parla sempre con me. Lui mi ha detto di avere maggiore intensità e io ho eseguito il suo ordine. Mi alleno forte per aiutare il mister quando ha bisogno di me. Sono pronto a sfruttare tutte le possibilità e spero di aiutare questa squadra”.
Cosa manca per rivedere il vero Aouar?
“L’anno scorso è stata una stagione molto difficile per me, devo lavorare ogni giorno per essere pronto fisicamente. Questo è un nuovo campionato per me, la Serie A è più tattica rispetto alla Ligue 1. Ho bisogno di un po’ di tempo, ma sono pronto ad aiutare questa squadra. È una grande opportunità essere alla Roma, farò di tutto per farmi trovare pronto”.
Hai imparato molto bene l’italiano.
“È una lingua difficile (ride, ndr)”.
AOUAR AI CANALI UFFICIALI DELLA ROMA
"È stata una bella serata, abbiamo dimostrato che siamo una grande squadra. Sicuramente non possiamo vincere tutte le partite, però fino alla fine abbiamo fatto il possibile, questo perché siamo una grande squadra con un grande atteggiamento".
L’ambientamento non è stato semplice per te, poi c’è stata la Coppa d’Africa. De Rossi ti ha dato una marcia in più?
"Si, come ho già detto quando sono tornato dalla Coppa d’Africa è stato un po’ difficile mentalmente per me, perché è stata una grande delusione per me e per il mio Paese. Ma a poco a poco mi alleno forte ogni giorno e anche il mister parla molto con me. Quindi da giocatore è importante sapere che cosa il mister vuole da me, lui mi ha detto che devo fare molto meglio dal punto di vista dell'intensità e quindi l’ho fatto. Mi alleno ogni giorno per essere pronto e oggi sono molto felice per la squadra".
C’è una bellissima curiosità: prima del calcio d’angolo vai da Ndicka che aveva la mascherina in mano e gli dici “dammi la mascherina così puoi colpire di testa” e poi la Roma pareggia con un suo assist.
"Sì. lui aveva la maschera in mano e gli ho chiesto di darmela, perché io ho fatto un gol di testa ma due gol di testa è impossibile (ride, ndr). Quindi è una bella immagine".
Poi ha fatto un grande assist, questo è un punto molto importante.
"Sì, è molto importante. Sappiamo che non possiamo vincere ogni partita, ma con questo atteggiamento possiamo fare un gran finale di stagione".