Lazio-Roma, Acerbi: "Squadra promossa, ma ci voleva più cattiveria e fortuna"

02/09/2019 alle 02:46.
acerbi-3

Il derby della capitale, valida per la seconda giornata di campionato, si è concluso sul risultato di 1-1 dove alla rete di Kolarov su rigore ha risposto il gol nella ripresa di Luis Alberto. Al termine della partita, durante il post-gara, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti presenti nella mixed zone dello stadio Olimpico il difensore biancoceleste Francesco Acerbi il quale ha dichiarato:

ACERBI A SKY SPORT

Che partita è stata? Lazio promossa?
Lazio promossa, ma il derby è sempre un derby e non c’è una favorita. Con la qualità che abbiamo le occasioni le riusciamo sempre a creare, poi corro io per loro. La palla non è entrata, ci voleva più cattiveria e fortuna ma le occasioni sono arrivate e questo è l’importante


ACERBI A LAZIO STYLE CHANNEL

Alla sfortuna ci credo poco, sui pali sì, ma su altre occasioni forse sarebbe servita più freddezza. Abbiamo difeso bene, siamo stati forti anche nelle ripartenze. Il derby è sempre il derby, ma il pareggio a volte ci sta stretto anche in altre partite. Siamo stati bravi a recuperare e a crederci, questo senz'altro. Eravamo consapevoli della nostra forza, ma c'era anche un po' di tensione. Loro hanno un allenatore nuovo e dei giocatori, come , che sono velocissimi e fortissimi. Eravamo attenti perché sapevamo di dover fare una bella partita e una bella figura. Poi il calcio è questo, magari fai tanti tiri e nessun gol. L'importante è stato averne buttata dentro almeno una. Abbiamo deciso di tenere un baricentro alto per riuscire a fare male. Con gli attaccanti e i centrocampisti che abbiamo, se recuperiamo palla lì, riusciamo a far male. Dobbiamo migliorare su alcuni aspetti e sicuramente lo faremo.

La nuova Roma?
Fonseca non lo conosco. Lo vedo molto offensivo e questo generalmente mi piace, ma è presto per giudicare.

La Nazionale?
Non me l'aspettavo il ko di Chiellini, gli ho mandato subito un messaggio, perché ero dispiaciuto. Per me lui è un amico e un esempio. Sono felice per la convocazione, indipendentemente dal momento in cui è arrivata. L'importante è fare bene. Se mi chiama è ok, altrimenti niente, mica posso imbucarmi a Coverciano. Mi basta riuscire a guardami allo specchio la mattina.


ACERBI IN MIXED ZONE

Sono un po’ amareggiato e un po’ soddisfatto. È sempre un derby, se vai sotto 1-0 rischi poi di perdere in contropiede 2-0 se ti spingi troppo avanti, quindi da una parte aver acciuffato il pareggio ci soddisfa, dall'altro c'è il rammarico per non averne fatto un altro. Ci prendiamo la prestazione e pensiamo alla prossima.

I pali?
Abbiamo preso 4 pali e poi abbiamo sprecato alcune occasioni abbastanza nitide dove ci è mancato qualcosina sotto porta. Se crei tanto e non segni vuol dire che qualcosa non va, però ci possono stare le partite così. Siamo una grande squadra, dal ritiro che si respira un’aria diversa, c’è consapevolezza. Dobbiamo mantenere comunque un nostro equilibrio: non bisogna mai deprimersi troppo quando va male, abbiamo iniziato veramente bene e oggi lo abbiamo dimostrato anche non vincendo.

Lazio più forte della Roma?
Siamo due squadre forti, sono passate solo due giornate, si è giocato con un gran caldo, per forza di cose non si è ancora in palla. Fra qualche settimana si vedrà. Noi guardiamo in casa nostra in ogni caso. C’è sintonia fra di noi, abbiamo puntellato la rosa nei punti giusti, ci conosciamo di più ed è normale che ci divertiamo così in campo. Da due anni a questa parte non iniziavamo così bene, quindi va benissimo