FLORENZI: "Siamo ancora arrabbiati per Madrid ma ora questa rabbia dovremmo metterla a Udine. La Roma è la mia seconda famiglia" (AUDIO)

11/03/2016 alle 19:34.
alessandro-florenzi

ROMA RADIO - Il centrocampista della Roma, Alessandro , è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica giallorossa nel giorno del suo 25esimo compleanno. Queste le sue parole:

ASCOLTA L'AUDIO

Buon compleanno. Come stai?
Tutto bene, grazie.

Cosa si prova ad avere 25 anni?
Ancora sono giovane (ride, ndr).

Bilancio di questi anni di carriera? a 30 anni come lo immagini?
Sicuramente positivo per il percorso che ho intrapreso in tutti questi anni nella dedizione che ho messo nel lavoro e penso di averlo fatto abbastanza bene fino ad ora. Si può sempre migliorare ed è quello che voglio fare da qui fino a quando avrò la forza di giocare a pallone.

Siete ancora arrabbiati?
Siamo arrabbiati e questa rabbia dovremmo metterla tutta a Udine perché solo facendo una bella partita a Udine arrabbiati possiamo, non dico rifarci perché una partita come quella di martedì può valere una stagione, vincerla è come vincerne 40 di campionato e ti può dare la strada più corta per essere considerata una grande. La strada più lunga invece passa da Udine.

Alessandro e la Roma...
La Roma è una seconda casa perché si viene tutti i giorni qui e si trova una famiglia, dai ragazzi che sono dentro gli steward ad Antonio che ci prepara il caffè, quindi è la mia seconda famiglia, sto benissimo qui e speriamo di continuare negli anni questo rapporto.

Alessandro e il ruolo...
Ormai c'ho fatto il callo anzi ora me ne stanno facendo di meno di domande perché hanno capito che il ruolo mi importa poco perché sono un giocatore che riesce a dare il suo contributo in qualunque ruolo mi abbiano fatto fare fino ad ora. Spero solo che con l'allenamento riuscirò a rivedere le mie lacune e a migliorare i miei punti forti in questi ruoli che faccio.

Alessandro e la fascia...
E' una bella sensazione, sono il terzo o il quarto perché quando c'è Seydou la mette lui, ma davanti a me ci sono due mostri sacri che hanno dato la vita per questa maglia e per questa fascia e speriamo che continuino fino a che ne avranno la forza.

Alessandro e Ilenia...
E' la mia forza, ci conosciamo da quando siamo bambini, è una cosa importante, faccio quasi fatica a parlare di lei, abbiamo un rapporto che va al di la di tante cose, abbiamo trascorso tante cose insieme, abbiamo superato tanti ostacoli come quello della distanza quando ero a Crotone. Abbiamo condiviso brutte cose e ne siamo usciti sempre insieme e ne usciremo sempre insieme.

Alessandro e gli avversari: quest'anno hai incontrato Neymar, , Ronaldo e Bale...
Mettersi in contrasto con loro ti fa capire quanto sono forti e quanto si può migliorare nel calcio. Con loro ho appreso sempre qualcosa, cerco sempre di rubare qualcosa con gli occhi dagli avversari, un gesto, una corsa, un qualcosa che riescono a fare per aiutare il compagno e la squadra. Hanno tanti punti forti ma ogni tanto siamo riusciti a far valere le nostre qualità anche contro di loro.

Qual è il gol più brutto che hai fatto?
Quelli più facili me li mangio e cerco di fare quelli più difficili (ride, ndr). Il più brutto forse Roma-, tiro di Francesco e io di testa a porta vuota, altri non mi vengono.

Alessandro e il baffo...
C'è il baffo e c'è anche qualcuno dietro al baffo. Il baffo me lo sono tatuato perché volevo sempre averlo con me e perché sennò non mi faceva più rientrare a casa (ride, ndr). Ho fatto il baffo perché gli voglio bene, è un padre fantastico ma dietro a un grande uomo c'è sempre una grande donna quindi ci metto anche mia mamma. Loro hanno fatto di me quello che sono adesso.

Nella famiglia ci mettiamo anche Kobe?
Si, è l'altro tatuaggio che ho. E' il nome del mio cane insieme al 24 e a un cuore. L'ho chiamato Kobe perché il cane è nero e a me piace Kobe Bryant perché ha il 24 che è il giorno in cui mi sono messo insieme a Ilenia ed è il numero che mi ha portato tanta fortuna in tutti questi anni.

Alessandro e la Nazionale...
E' sicuramente una cosa importante perché oltre a difendere i colori di Roma che in Italia sono difficili da difendere, dobbiamo difendere anche quelli dell'Italia in un momento così difficile per la nazione. Dobbiamo onorarla fino in fondo, ci saranno due amichevoli ora e poi ci sarà l'Europeo da giocare con tutte le forze.

Lo sai che il prossimo anno forse si andrà a Crotone?
Mi sono scritto anche con il presidente, gli ho fatto i miei complimenti. Mi hanno scritto tanti amici che ho li.