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Roma-Palermo, BALZARETTI: "Secondo posto da non disprezzare. Voglio giocare, per fare il dirigente c'è tempo" (VIDEO)

01/06/2015 alle 04:58.
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ROMA-PALERMO: LE INTERVISTE

Queste le parole di Federico Balzaretti, difensore della Roma, rilasciate al termine della sfida con il Palermo persa per 2-1 dai giallorossi:

BALZARETTI A MEDIASET

Una vittoria per te.
Si, vero. Il risultato era l’ultima cosa, abbiamo centrato il secondo posto, perdere contro il Palermo va bene dai. Pazienza, abbiamo preso gol all’ultimo minuto.

Cosa hai provato stasera?
E' motivo di orgoglio essere qui questa sera, quando uno affronta il calvario che ho passato, alla mia età, c’è sempre stata la volontà di tornare a giocare a calcio, è una cosa importante soprattutto per i ragazzi.

Che stagione è stata?
E’ stata una bellissima stagione, la cosa che ha condizionato il giudizio della gente è che non abbiamo distribuito bene i pareggi durante il campionato, ma centrare il secondo posto è fondamentale per la società, per la gente... Tante squadre, ricordiamocelo, giocavano per il secondo posto, come Inter, Milan, … Va comunque valorizzato il nostro risultato.

Un commento sulla conferenza di ..
L’ha detto anche il mister, l’obiettivo è rinforzare la squadra sempre. Ma questa è la volontà di tutti. E’ giusto avere obiettivi maggiori del secondo posto, ma bisogna apprezzare i risultati che raggiungiamo.

 

BALZARETTI A ROMA TV

Che serata è stata per te?
Bellissima, di emozioni forti, perché tornare, poi con mia moglie in tribuna ed i tre bimbi in campo… Anche la vigilia è stata emozionante, poi quando si gioca non ci si pensa più.

Hai combattuto tanto: questo può essere un nuovo punto di partenza per te?
Sì, infatti tutti mi hanno detto: ‘E' l’ultima gara?’. Io ho detto: ‘no, è l’esordio!’. Io ora voglio giocare a calcio e, se mi sarà data la possibilità, voglio farlo nella Roma.

Sei sempre stato molto vicino al gruppo, nonostante i tuoi problemi…
Sì, è molto importante per me. Quando non giochiamo, il bene della squadra viene prima di tutto. Questa è la cosa più importante quando si gioca a calcio: è uno sport di squadra e bisogna aiutarsi in gruppo, sempre. Per me quando fa gol o Yanga Mbiwa è davvero come se lo avessi fatto io.

Che spogliatoio hai trovato quando sei rientrato in pianta stabile tra i convocati?
Sappiamo tutti che non è un ambiente facile, c’era un po’ di pressione ed era venuta a mancare l’euforia. L’obiettivo che abbiamo centrato è importante e non va sminuito. La cosa che ha fatto vedere cose negative è che non abbiamo distribuito bene i punti: ne abbiamo fatti tanti all’inizio e poi abbiamo avuto una flessione. C’erano tante squadre che erano partite per arrivare seconde, ma sono arrivati quinte, seste o decime. Il risultato dà continuità alla stagione scorsa e fa sì che giocheremo di nuovo in . Questo fa parte di un percorso di crescita che la società vuole e quindi il cammino secondo me è stato comunque positivo. Naturalmente siamo calati, sognavamo di arrivare un po’ più vicini alla , ma l’accesso alla dice che siamo una delle squadre più forti d’Italia e sta diventando una certezza anche in Europa.

Speriamo che segni questo 300esimo gol alla prima giornata del prossimo campionato…
Sarà sicuramente così, non ho dubbi.

 

BALZARETTI IN MIXED ZONE - GUARDA IL VIDEO

Il ritorno in campo?

Lo aspettavo da tanto... E' stata una bella attesa. A inizio partita mi è passato in mente tutto il percorso fatto e le sofferenze. Poi c'era mia moglie e le mie figlie in tribuna, è stato un momento particolare. qusndo si gioca passa tutto, ma sono state belle emozioni. Una serata da ricordare

Un nuovo inizio?

Si, ci tengo a dirlo. In tanti hanno detto che era la mia ultima partita. Era il debutto, forse (ride, ndr), una seconda vita. Non smentisco mai nulla, ma voglio giocare a calcio, ho lavorato e sofferto talmente tanto che voglio tornare a giocare, per fare il dirigente c'è tempo.

Hai mai pensato di non poter rientrare?
Dei momenti ci sono stati, ma la voglia di tornare è stata talmente forte…L’ho detto anche ai ragazzi: loro, la mia famiglia e la società, che mi è stata sempre vicina, mi hanno dato talmente tanta forza che quei pensieri duravano poco e avevo di nuovo voglia di combattere e tornare. La cosa più bella per me è stata essere un esempio per i miei compagni, soprattutto i più giovani, e per la gente che pratica questo sport. Quando uno subisce quello che ho subito io e rientra in un gruppo i compagni lo guardano e dicono: ‘Questo ha subito tre operazioni e ce l’ha fatta: ha le palle questo’. E’ motivo di grande orgoglio per me.

Come ha risposto il gruppo alle dichiarazioni sulla inarrivabile, sul gap incolmabile?
Non ne abbiamo parlato. Questo è uno stato d’animo del mister, dettato probabilmente dalla fine del campionato. Credo che quando ci ritroveremo a luglio i pensieri saranno cambiati.

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