FR.FIFA.COM - All'edizione francese del portale, parla l'attaccante giallorosso Gervinho che spazia dalla Nazionale alla sua situazione nella Roma:
Poi l'attaccante ivoriano si racconta: "Non amo troppo calciare i rigori, ma quando si è un giocatore di alto livello occorre prepararsi anche a quello. Sto lavorando per migliorare".
E ancora: "Gridare non è nel mio stile. Ci sono giocatori che possono farlo e che lo fanno spesso, e io li ascolto". Infine, anche per Gervinho il meglio deve ancora venire. O almeno così crede l'ex Arsenal: "Il mio grande momento non è ancora arrivato".
Gervinho, è diventato un pilastro della Costa d'Avorio?
So di essere importante per la squadra. Faccio la mia parte, ma fuori dal campo ci sono giocatori che aiutano i più giovani come Didier (Drogba), Kolo (Toure), (Didier) Zokara. Urlare non è nel mio stile, ci sono giocatori che possono e sanno farlo e io ascolto. Ma a volte urlo per terra, così posso farlo!
La gara di andata contro il Senegal finita 3-1 è stato il tuo momento più alto con la Costa d'Avorio?
No, ho avuto alcuni buoni momenti in Nazionale, questo non è stato "il" grande momento, ma uno veramente importante, mi sono divertito. Ma me ogni partita regala piacere, giocare per la Nazionale, indossarne la maglia, è importante. Amo questo arancione, è il colore del mio paese, bianco-arancio-verde bellissimo.
Neanche il gol in semifinale di Coppa d'Africa nel 2012 contro il Mali (1-0) lo è stato?
Nessuno. Non è ancora arrivato il mio grande momento. Sarà quando riuscirò a vincere la Coppa d'Africa, non necessariamente a segnare il gol della vittoria, ma di portare la mia squadra in trionfo nella Coppa d'Africa . Questo grande momento che non ho ancora vissuto, spero di viverlo in futuro. La Coppa del Mondo è un'altra sfida, ma so che ci sono grandi giocatori e tante grandi squadre. Il mio obiettivo principale è quello di passare la fase a gironi. La Coppa d'Africa, invece, voglio vincerla. Spero di vincere con i miei compagni di squadra prima di interrompere la nostra carriera internazionale.
Il momento peggiore, invece, è la finale persa contro lo Zambia nel 2012?
Ah, l'avevo rimossa ( ride ). No, questo non è il peggiore, è un momento di tristezza. Faremo di tutto per riscattarci nella prossima CAN, ma è vero che il tempo vola...
La prossima potrà giocarla contro il compagno di squadra di Roma, Medhi Benatia...
Sì, ma è ancora lontano quell'appuntamento. Voglio prima finire bene la stagione, poi concentrarmi sulla Coppa del Mondo e le qualificazioni alla CAN. Lui è già qualificato, io dovrò combattere nuovamente.